Fiumicino (Lazio) 07 febbraio 2018

il Tevere e la storia

parlare di un fiume, come il Tevere, non è semplice e potrebbe volerci molto tempo per descrivere il vissuto delle sue acque.
Quello che mi preme al momento, è raccontare cosa si vede per chi da Roma, si accinge con il battello ad arrivare alla sua foce.
Doppiato “capo due rami” punto in cui il Tevere alimenta il canale artificiale (fossa Traianea), possiamo vedere alla nostra sinistra, i ruderi di un attracco romano. Qui siamo al confine Nord degli scavi di Ostia Antica.
A tale proposito, i cittadini di Ostia e Fiumicino si battono da anni, affinché le autorità preposte diano parere favorevole ad un attracco agli “scavi” per facilitare l’ingresso per quei turisti imbarcati su i battelli.
Superato il ponte della Scafa, a pochi metri, sempre sulla sinistra, vediamo una delle torri d’ avvistamento medievale, chiamata Tor Boacciana. La sua base si trova su un rudere d’ epoca romana.
L’ arrivo alla foce è a poche centina di metri. Qui una nuova sorpresa l’isolotto che,in tempi non molto remoti, fine ‘800 primi anni del ‘900, era il luogo di detenzione oltre che, di delinquenti comuni anche, di prigionieri politici.
Non poteva mancare la famosa torre “michelangiolesca si dice…” ossia Tor San Michele sulla riva sinistra di questo fiume. Recenti scoperte archeologiche, sulla destra del Tevere hanno portato alla luce due navi di epoca romana.