“Siamo soddisfatti per l’annuncio da parte del governo nazionale dell’apertura dell’hotspot a Trapani presso l’attuale sede del Cie di Milo. A breve dovrebbe chiudersi la procedura di mobilita’ avviata nel maggio scorso dalla Cooperativa Badia Grande con il conseguente riassorbimento dei circa 40 lavoratori in esubero. Risultato importante al quale l’Ugl, tra gli altri, ha lavorato rifiutandosi di aprire un tavolo per l’accesso agli ammortizzatori sociali, chiesto da altri, che avrebbe rischiato di allontanare i lavoratori dal possibile rientro al lavoro”. E’ quanto dichiara Franco Fasola, responsabile dell’Unione territoriale del Lavoro (UTL-Ugl) di Trapani. “Abbiamo seguito passo dopo passo coerentemente l’evoluzione della vicenda – aggiunge – avendo sempre a cuore il rientro al lavoro del personale in esubero”. “A maggio – dichiara Giuseppe Messina, reggente dell’Ugl Sicilia – la Commissione europea aveva proposto di sviluppare un sistema di prima accoglienza per i migranti irregolari nei punti caldi (hotspot) in cui si registrava il maggior numero di arrivi sul suolo dell’Unione (principalmente in Italia e in Grecia) per identificare e registrare migranti e profughi e permettere loro di entrare nel programma di ricollocamento all’interno del territorio europeo. Dopo l’apertura del centro di identificazione di Lampedusa, avvenuta lo scorso 21 settembre, attivo come hotspot in via sperimentale – puntualizza il sindacalista – adesso anche a Trapani sara’ possibile attivare il servizio essenziale in un territorio fortemente esposto al fenomeno della migrazione”.
Immigrazione:hotspot Trapani, Ugl, ” risultato importante”
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