Mombello Di Torino (Piemonte) 23 marzo 2016

Inaugurata questa mattina la mostra “Agricoltura in città.

Inaugurata questa mattina la mostra “Agricoltura in città. Cento anni di orti urbani a Torino”

AGRICOLTURA IN CITTÀ. CENTO ANNI DI ORTI URBANI A TORINO
Una mostra sulla storia e sulla tradizione torinese degli orti urbani

Si è inaugurata oggi al Mausoleo della Bela Rosin la mostra “Agricoltura in città. Cento anni di orti urbani a Torino”, curata dall’assessorato all’Innovazione e all’Ambiente e dai servizi Grandi Opere del Verde e Verde Gestione, in collaborazione con l’Associazione Culturale Giardino Forbito. La mostra illustra la storia e lo sviluppo dell’agricoltura urbana, e in particolare dell’orticoltura, nella città di Torino dall’inizio del ‘900 fino ai giorni nostri.

La mostra è visitabile con il seguente orario:
_ fino a fine marzo: venerdì, sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle 14.30 alle 17;
_ dal 1° al 15 aprile: dal mercoledì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle 15.30 alle 19.30.

La mostra ha carattere itinerante e sarà successivamente visitabile in altre località cittadine. Il secondo appuntamento in programma sarà in piazza Carlo Alberto dal 17 al 26 aprile prossimi.

Da hobby della domenica o strumento di sopravvivenza, realizzato solitamente in modo spontaneo e abusivo negli spazi residuali delle periferie, a moda culturale e occasione di socialità; da stereotipo associato al tempo libero dei pensionati a luogo di creazione studiato da architetti e foodblogger: l’orto urbano è oggi al centro di un movimento che ha trovato nella rete uno spazio di comunicazione e di scambio, esteso a tutto il mondo. E le Pubbliche amministrazioni incoraggiano il fenomeno moltiplicando gli spazi pubblici attrezzati allo scopo, negli storici spazi periferici come sui tetti del centro o delle vecchie fabbriche.

Nel contesto della crisi e nel pieno sviluppo di nuovi bisogni materiali e culturali, gli orti stanno diventando un fenomeno in veloce espansione. Dal piccolo campo coltivato di Michelle Obama alla Casa Bianca alle periferie anonime delle città europee, sono sempre più numerosi i casi riportati dai media. La rete offre migliaia di siti sul tema per offrire consigli, attrezzi e partecipare a community.

Torino da sempre è sensibile e sempre ha ospitato gli orti per bisogno o per socialità. Ha in materia una grande e sconosciuta tradizione che la mostra illustra con grande efficacia. In città ci sono ormai quasi mille orti realizzati dal Comune e gestiti dalle Circoscrizioni, che li assegnano ormai non soltanto a vecchi pensionati, ma anche a giovani, famiglie, persone disoccupate, associazioni e comunità. Grazie all’orto le persone ritrovano il piacere della condivisione e della socialità e realizzano un progetto.

La mostra è stata realizzata con la collaborazione dell’archivio storico del prof. Giovanni Brino, che alla facoltà di Architettura del Politecnico di Torino ha raccolto dati, seguito tesi e si è interessato per trent’anni dell’argomento. È custode di un patrimonio di immagini e documenti eccezionale, che ricostruiscono con precisione e ricchezza di contenuti un secolo di orti urbani.

“Agricoltura in città. Cento anni di orti urbani a Torino” racconta tre grandi periodi.

L’orto dei bisogni. Dalla prima alla fine della seconda guerra mondiale, compresi gli anni di mezzo: povertà, necessità e fame tra bombe e macerie. L’orto è in questa fase fonte di approvvigionamento diretto di cibo.
Gli orti spontanei: dal boom economico al 2015. L’ immigrazione dalle campagne del sud porta a Torino operai che ricercano nell’attività dell’orto la loro identità e le loro radici. Tecnici industriali che cercano nell’ agricoltura la compensazione ad una fabbrica dura e rigida.
Gli orti contemporanei. La socialità e i rapporti tra cittadini prevalgono sulla cultura e sul bisogno. L’amministrazione interviene strutturalmente, distribuendo spazi e riqualificando aree che gli attuali coltivatori posso così gestire con vicini e amici e rinobilitando il territorio.
Si illustra dunque una vera e propria città “altra”, formatasi attorno agli insediamenti degli orti, fuori dagli schemi urbani e tradizionali, di dimensioni inaspettate: una vera rivelazione per chi si avvicina a questa mostra.

Gli obiettivi della mostra
Agricoltura in città. Cento anni di orti urbani a Torino intende dare valore e conferire visibilità a una tradizione della città che ha sempre visto nei suoi ritagli interni di territorio, proliferare attività ricreative tipiche di una campagna urbanizzata. Ma anche ridare dignità a un’attività che è sempre stata vista con sospetto perché fonte di disordine e considerata marginale. Era invece una tradizione molto piemontese e degli immigrati, tipica della classe operaia anche evoluta, che cercava dopo la fabbrica un antidoto all’alienazione della catena di montaggio, uno spazio di creatività e fantasia propria, dalla coltivazione all’organizzazione dello spazio.
Infine, la mostra intende conseguire l’obiettivo concreto, in questo momento di rinnovato interesse per l’argomento, di fare il punto e riflettere su soluzioni strutturali per il futuro, offrendosi come occasione di dibattito, non soltanto locale: offrire l’opportunità alle amministrazioni in Italia e all’estero di attingere informazioni e migliorare il territorio, facendo di Torino un punto di riferimento.

I laboratori
A cura dell’associazione Giardino forbito, presso il mausoleo è allestita un’area scuole con laboratori su “Come è fatto un orto” e “Facciamo un mandala con l’orto”.

Info: www.agricolturaincitta.to.it; mauro.marras@comune.torino.it