Palermo (Sicilia) 06 ottobre 2015

INCHIESTA SU MAFIA MASSONERIA POLITICA E AZIENDA SECURITY

Purtroppo, con l’allontanamento di magistrati come Nastasi, Cavallo e Di Giorgio, tutto torna come prima e peggio di prima. Il Rettore dell’Università, Tommasello, è ancora al proprio posto e per quanto riguarda le vicissitudini della società ”Il Detective”, immediatamente dopo l’allontanamento del giudice Nastasi, gli attuali amministratori, sono stati fatti oggetto di indagini quantomeno discutibili, tutte concluse con rinvii a giudizio, per il semplice fatto di avere osato ostacolare personaggi appartenenti alla “Messina che conta”…Gli stessi investigatori, che collaboravano il pm Nastasi, e che avevano messo in luce quanto di grave emerso dalle indagini, il tutto con la fattiva collaborazione degli attuali amministratori, sono stati a loro volta oggetto di indagini, motivo per il quale, in attesa di essere rinviati a giudizio o meno, comunque sono stati messi da parte. Uno di questi, “ il più attivo”, nel frattempo si è gravemente ammalato e adesso sta cercando di superare la propria malattia in tutti i modi.
Dopo tutto questo, il Procuratore Capo della Repubblica, Luigi Croce, lascia il suo incarico, nientedimeno che per fare il Commissario Straordinario al Comune di Messina. Per quanto riguarda la società concorrente “K.S.M.” , alla quale sono andati tutti gli appalti in essere alla società “Il Detective”, e per la quale tutti si danno da fare ivi comprese Prefettura, Procura ed altre, è interessante il riferimento ad un articolo apparso su “Dibattito News” di Reggio Calabria (22 gennaio 2009), dove si specifica la monopolizzazione del servizio di vigilanza in diversi territori della Calabria e in Sicilia, da parte della stessa famiglia Basile, di Palermo, che detiene la “K.S.M”. Si consideri che per avere osato partecipare ad una importantissima gara d’appalto per i servizi di vigilanza presso tutti gli Uffici Giudiziari del Tribunale di Reggio Calabria, indetta dal Comune di Reggio Calabria, malgrado la società “Il Detective” sia risultata vincitrice di detta gara, l’appalto è invece stato assegnato alla “Sicurcenter” di proprietà della predetta K.S.M. anche se risulta altra persona. Quindi il servizio di vigilanza presso il Tribunale di Reggio Calabria, che dovrebbe essere titolare di indagini nei confronti della famiglia Basile, viene espletato dalla stessa famiglia che alcuni definiscono “in odore di mafia”. Le persone che hanno cercato in tutti i modi di ostacolare la “casta”, credendo e collaborando nella giustizia, sono quindi stati a loro volta indagate e perseguitate. Allo stato attuale, si sta cercando di insabbiare quanto emerso dall’indagine svolta dal pm Nastasi e dai suoi collaboratori, con continue richieste di archiviazione, malgrado insistono agli atti 18 faldoni di attività di indagine, soprattutto correlate da intercettazioni telefoniche e ambientali fra i diretti interessati. Proprio a seguito di tali indagini il Antonio Nastasi aveva definito tali personaggi di uno spessore tale da indurre in errore un Prefetto, di pilotare i processi civili con testimoni e testimonianze false e di gestire la stampa locale nei confronti della controparte.