CNRI – Il regime iraniano ha distrutto circa 6000 parabole e ricevitori satellitari confiscati, che ha definito “nemici dell’Islam” durante una cerimonia nella città di Shiraz.
Funzionari cittadini hanno partecipato all’evento, guarnito da cartelli che elencavano gli “effetti negativi” di questi apparecchi che i mullah insistono a considerare strumenti di “guerra soft” contro il regime.
Uno striscione allo stadio elencava gli effetti della TV satellitare, tra cui “depressione, immoralità, stravolgimento dei fondamenti religiosi, cambiamento dello stile di vita, segretezza, ossessione per la moda, creazione di dubbi nel cuore, aggressività e dispersione scolastica”.
Le parabole satellitari sono state decorate con slogans che indicavano i pericoli dell’utilizzo del satellite ed altri cartelli dicevano “il potere del diavolo sulla vostra vita”, “insicurezza”, “nemico dell’Islam”, “nemico della famiglia”, “bugie”, “guerra soft”, “magia nera” e “aggressione silenziosa”.
L’Iran ha inasprito la repressione contro l’utilizzo degli apparecchi satellitari con il presidente Hassan Rouhani, oltre a filtrare i siti web e i social media e a privare i popolo iraniano del libero accesso ad internet.
Questa cerimonia ufficiale di questa settimana segue di poco l’arresto di 21 persone a Tehran coinvolte nella produzione e nella vendita di apparecchiature satellitari.
Il capo della polizia per la moralità di Tehran ha dichiarato che le sue forze hanno distrutto una “rete” di “officine modernissime” per la produzione di apparecchi satellitari.
Il colonnello Mohammad Masoud Zahedian ha detto: “A questo proposito 21 persone sono state arrestate e sono stati confiscati 640.000 pezzi di apparecchi”.
Ha detto che questa rete aveva sei impianti di produzione e depositi ed era attiva nelle province centrali, nella Grande Tehran, ad Alborz e nelle zone orientale e occidentale della provincia di Tehran.
Un rappresentante del leader supremo Ali Khamenei nelle Guardie Rivoluzionarie, ha paragonato la presenza di internet e degli apparecchi satellitari nelle case della gente alla “presenza del diavolo che fa deviare l’umanità dalla giusta via”.
Nonostante la costante repressione contro gli utenti, i produttori e i distributori di apparecchi satellitari, gli esponenti del regime hanno ammesso che sempre più iraniani guardano i canali TV satellitari in Iran.
Il Ministro della Cultura, Ali Jannati, ha detto che nella capitale del paese Tehran, oltre il 70% dei cittadini guarda i canali satellitari.
Iran: i mullah distruggono 6000 parabole satellitari
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