ISCHIA, VITA SOCIALE “PARALIZZATA” PER IL G7 CON SCUOLE CHIUSE, LIMITAZIONI AGLI SBARCHI E ALLA CIRCOLAZIONE DI AUTO E MEZZI PUBBLICI, PARCHEGGI OFF LIMITS E ASSEDIO MILITARE: LA NOSTRA ISOLA DALLO STATO AVREBBE BISOGNO DI COSPICUI FINANZIAMENTI PER RICOSTRUIRE LE ZONE TERREMOTATE E NON DI PASSERELLE E DISAGI
di Gennaro Savio
In attesa del G7 dei ministri degli interni di Italia, Canada, Francia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti d’America e Giappone che si terrà oggi 19 e domani 20 ottobre 2017, Ischia è un’isola sotto assedio. Circa duemila uomini delle forze dell’ordine, auto, motociclette, blindati, elicotteri, droni, motovedette e acquascooter controllano ogni angolo dell’isola Verde a partire dalla zona rossa del lungomare ischitano dove si terranno gli incontri ufficiali. L’organizzazione del G7 oltre ad un’impressionante spiegamento di forze dell’ordine che ha generato sull’Isola un clima surreale, sta creando enormi ed incredibili disagi a residenti e turisti. Anzi, più che disagi possiamo parlare di un Comune, quello di Ischia, letteralmente fermo. E’ stato limitato lo sbarco degli autoveicoli, chiuse alcune strade alla circolazione veicolare, proibito di sostare persino su strade periferiche e all’interno di parcheggi pubblici, modificato il servizio pubblico automobilistico, mercato comunale chiuso ed esercizi commerciali che hanno annunciato la chiusura. Ma la cosa che ha colpito maggiormente è rappresentata dalla chiusura per ben due giorni delle scuole di ogni ordine e grado del comune capoluogo dell’Isola in un periodo dove alunni e studenti sono già pesantemente penalizzati dai doppi turni in quanto dopo il terremoto del 21 agosto scorso che ha reso inagibili ben quattordici istituti, le istituzioni dello Stato non hanno avuto la volontà politica di trovare le giuste soluzioni per far si che i nostri figli frequentassero scuola di mattina e non di pomeriggio. Sugli enormi disagi arrecati dal g7 di Ischia a residenti e turisti è intervenuto Domenico Savio, Consigliere comunale di Forio e Segretario generale del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista. “In nome della sicurezza per un numero estremamente limitato di partecipanti alla riunione a Ischia – ha tra l’altro affermato in un comunicato stampa Domenico Savio – è stato limitato lo sbarco degli autoveicoli, chiuse strade e scuole con transenne e posti di blocco disseminati sul territorio e la presenza di forza pubblica armata impressionante. Si tratta di limitazioni intollerabili al regolare svolgimento della vita sociale degli ischitani. Per tali disagi il P.C.I.M-L. protesta energicamente. Noi comunisti – ha continuato Savio,che lottiamo per costruire un nuova società, dove la vera democrazia nascerà dall’uguaglianza economica e sociale di tutti gli esseri umani, ci chiediamo umilmente: ma gli eletti dal popolo a governare le nostre istituzioni pubbliche hanno paura del proprio popolo, temono conseguenze dalla loro attività istituzionale, sono terrorizzati da nemici invisibili e quasi sempre inesistenti, si sentono sicuri solo se circondati dalle forze armate? Il terrorismo – a parte le cause scatenanti messe in campo dall’imperialismo politico ed economico con guerre di aggressione, di occupazione e di sfruttamento di Stati e popoli prima indipendenti – non può, e non deve, condizionare la vita sociale dei popoli. Va combattuto eliminando, innanzi tutto, le cause scatenanti e con iniziative mirate. Chi ha paura delle conseguenze della propria attività politica e sociale rinunci all’incarico, ma non costringa l’intera collettività a spese gigantesche per garantire la sua incolumità”. Sin qui le dichiarazioni di Savio. Intanto, nel mentre ci si chiede quanto costerà al popolo italiano il G7 di Ischia, tutti sono concordi sul fatto che sarebbe stato più utile e doveroso destinare questi soldi alla ricostruzione delle zone terremotate dell’Isola che rischiano di restare un cumulo di macerie.