Una medaglia d’oro al merito civile con la seguente motivazione datata Palermo, 12 marzo 1909: «Poliziotto coraggioso e determinato, impegnato in una difficile missione per scoprire i legami tra mafia siciliana e quella di New York, veniva trucidato con quattro colpi di pistola esplosigli alle spalle da un ignoto sicario in un vile agguato. Fulgido esempio di elette virtù civiche ed elevato spirito di servizio, spinti sino all’estremo sacrificio.». Queste, alcune delle cifre che riguardano la figura dell’uomo e del servitore dello Stato, del rispetto delle regole, e nello specifico Giuseppe Petrosino nato a Padula (Salerno) il 30 agosto 1860. Queste alcune delle cifre che faranno parte di una conversazione culturale che si terrà sabato 25 marzo presso la prestigiosa location del Convitto Nazionale „Tommaso Campanella” di Reggio Calabria. Il tema che sarà affrontato rientra nell’alveo della programmazione denominata “I giorni della civetta” . Esso è il filo conduttore di una serie di incontri che ha per protagonisti diverse figure che si sono battute per il trionfo della legalità. Il titolo ricalca al plurale il romanzo che diede la fama a Leonardo Sciascia “Il giorno della civetta”. Legalità, rispetto delle regole, trasparenza, termini interessanti e dall’alto significato sia sociale che culturale. Da queste premesse il Circolo Culturale “L’Agorà” prosegue questo percorso con una serie di conversazioni su vario tema che hanno lo scopo di analizzare tale sfera ed anche quest’anno ha deciso di organizzare altre iniziative in tal senso. Ospite della manifestazione organizzata dal sodalizio culturale reggino, sarà il discendente del noto dective.
JOE PETROSINO
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