Se c’è un qualcosa in grado di definire la mia vita, sono in corrispondenza: un aereo e un aeroporto. Se c’è una compagnia, o un logo, che può dire tanto di me, è l’Alitalia. Ovunque nel mondo io mi trovi, ci sarà sempre un aeroporto che potrò definire come il punto più vicino a quella che è casa. Per questo resisto. L’aeroporto è stato per me quello che per i bambini è generalmente un parco. Mi ha trasmesso emozioni fortissime, e ho vissuto esperienze da “grandi” che mi hanno resa quella che sono oggi. Sono cresciuta tra un aereo e l’altro, raggiungendo papà da qualche parte del mondo e poi di nuovo mamma a Roma. Sempre a bordo di quell’aereo, caratterizzato dal verde, accompagnata dalle signorine vestite di verde che porterò sempre nel mio cuore. Per questo ringrazio l’Alitalia, perché mi ha donato l’infanzia più bella di sempre. Ma non finisce qui. Ancora oggi, l’Alitalia ha deciso di farmi un dono enorme. Essere negli Stati Uniti. Continuo a cavalcare l’aereo che negli anni sta cambiando, per tornare a casa. Su quell’aereo ho dormito, pianto, riso e perfino passato la mezzanotte dei miei 18 anni. Molte persone disgustano la compagnia che io amo. Ancora oggi con il solo vedere la A del logo mi si stringe il cuore. Io non biasimo le persone che la criticano, perché tra quelle persone c’è la mia famiglia. Avendo sia madre che padre prestando fedelmente servizio all’aeroporto da un tempo inestimabile, so quanto è dura vedere i propri colleghi andare a casa. La compagnia fallire. Il dubbio di cosa succederà. So di non essere l’unica per cui l’Alitalia significa tanto, perché ha fatto cose incredibili per i propri dipendenti negli anni. Dire il contrario sarebbe una bugia. Sto scrivendo tutto questo perché se ne parli, perché oltre a ringraziare l’Alitalia, vorrei ringraziare tutti i dipendenti che conosco che vivono l’aeroporto come una grande famiglia, nonostante le recenti difficoltà. Essendo una di quelle persone indirettamente, posso portare l’esempio di grandi lavoratori e lavoratrici che seguono lo scalo di Miami. Ho avuto la fortuna di conoscere queste splendide ragazze che pur non lavorando tutte direttamente per l’Alitalia la Amano. La rispettano. E danno il loro 100% per far partire quel volo e ricevere l’altro ogni singolo giorno. Lavorare per l’aeroporto è una responsabilità pari a quella di un dottore, se chiama non hai scuse, devi seguire il tuo volo fino alla fine. Io, come tutte le persone che conosco, seguiremo l’Alitalia fino alla fine. Sperando che non ce ne sia mai una, ma eventualmente solo un nuovo inizio. #Alitalia
L’Amore vola Alitalia
Pubblicato in Cronaca |