Dopo un lungo periodo di assenza, Pier Paolo Calzolari torna ad esporre a Roma domani 29 giugno. Tra gli artisti che, alla fine degli Sessanta, Germano Celant riunisce sotto la definizione di Arte Povera, Calzolari narra la realtà esaltando le potenzialità espressive della materia. Nelle sue opere, elementi naturali come foglie di tabacco, muschio, sale, rame, convivono con prodotti tecnologici come neon, motori refrigeranti, registratori, dando origine a installazioni che abitano lo spazio.
Il suo intervento a Villa Medici consisterà in una video installazione concepita per la Gipsoteca, con una selezione di filmati inediti o raramente visibili, realizzati tra il 1970 e il 2003, e nell’opera Dense intense (1970), una scultura in neon, cuoio e ghiaccio finto, mai esposta a Roma, presentata presso il Padiglione di Ferdinando.
Pier Paolo Calzolari (Bologna, 1943; vive e lavora a Lisbona). Mostre personali (selezione): Galleria d’Arte Moderna Ca’ Pesaro, Venezia (2011); Mambo, Bologna (2011); Jeu de Paume, Paris (1994); Kunsthalle, Bern (1974). Mostre collettive (selezione): When Attitudes Become Form: Bern 1969/Venice 2013, Fondazione Prada, Venezia (2013); Arte Povera, Kunstmuseum Basel, Basel (2012); Biennale di Venezia (2007; 1990; 1980; 1972); Where Are We Going?, Palazzo Grassi, Venezia (2006); Documenta, Kassel (1992); A New Spirit in Painting, Royal Academy of Arts, London (1981); Identité Italienne, Centre George Pompidou, Paris (1981); Op Losse Schroeven, Stedelijk Museum, Amsterdam (1969); When Attitudes Become Form, Kunsthalle, Bern (1969); Verborgene Strukturen, Museum Folkwang, Essen (1969).