Fervono i preparativi per l’incontro “Gli assi dell’aviazione nella grande guerra” che si terrà il prossimo 17 marzo a Reggio Calabria. Si tratta di una giornata di studi che rientra nel programma del centenario della grande guerra organizzato dal Circolo Culturale “L’Agorà” che per la valenza ed i contenuti ha ricevuto l’Alto Patrocinio dell’Ambasciata d’Austria, della Repubblica Ceca, della Repubblica Slovacca, dell’Ambasciata di Ungheria. Tanti saranno i nomi degli aviatori che saranno oggetto di analisi nell’apposita giornata di studi organizzata dal sodalizio culturale reggino che avrà luogo giovedì 17 marzo, a partire dalle ore 17,00 presso la saletta conferenza della Chiesa di San Giorgio (entrata via Giudecca, inizio tapis roulant). Tra le novità della prima guerra mondiale (1914-1918) vi è quello dell’utilizzo dell’aereo (che andrà a sostituire gli aerostati ed i dirigibili), e la nascita di una nuova figura di combattente, il pilota militare. L’uso degli aerei come armi durante la Prima Guerra Mondiale andò ad infrangere quell’alone di romanticismo che l’immaginario collettivo aveva ereditato sin dalle prime esperienze dei fratelli Wright (1903), e successivamente dal primo volo avvenuto in Europa (12 novembre 1906) o dai primi voli come quelli sulle Alpi o sopra il canale della Manica. Quindi tale utilizzo durante la grande guerra determinò la nascita di una serie di modelli di biplani utilizzati in principio con fini di ricognizione e di seguito ai primi bombardamenti per passare poi allo status di aerei da caccia dotati di mitragliatrici utili a fronteggiare i velivoli nemici. Le imprese, i duelli epici, il codice etico di questi cavalieri solitari saranno oggetto di lettura nella conversazione storica a cura del Circolo Culturale “L’Agorà” ed alla quale, dopo la parte introduttiva di Gianni Aiello (presidente del Circolo Culturale “L’Agorà”), presenzierà in qualità di relatore Alberto Cafarelli, socio del sodalizio organizzatore.
L’AVIAZIONE NELLA GRANDE GUERRA
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