India, Paese estero 10 settembre 2017

L’esercito indiano lancia l’allarme contro Pakistan e Cina

Se è probabile che non vi sia un conflitto aperto fra Cina e India, almeno nel prossimo futuro, la possibilità che il casus belli possa avvenire in Pakistan è invece un qualcosa di molto più concreto. Cina e India, pur con le loro divergenze, collaborano nel Brics e l’India è la prima a sapere che ora non potrebbe in alcun modo vincere militarmente, politicamente ed economicamente l’impatto con la Cina. Al contrario, con il Pakistan la situazione è molto più delicata. L’India vede nel Pakistan il tappo per l’apertura ai mercati dell’Asia centrale e un rischio per la stabilità delle regioni nordoccidentali. Le due nazioni sono formalmente in guerra, e incidenti alla frontiera avvengono continuamente. Motivi per scatenare un conflitto su larga scala, purtroppo, non mancano. A quel punto, sarà interessante comprendere come si posizionerà la Cina e come sarà l’approccio statunitense, e il rischio è che si creino le stesse divergenze che hanno acuto la crisi in Corea del Nord.
Ma questa volta in mezzo non ci sarà Kim e l’ipotesi di un ordigno nucleare, ma due veri e propri arsenali atomici.
Le guerre combattute dall’India contro Cina e Pakistan non sono così remote nel tempo, ed esistono questioni mai risolte con entrambi i Paesi che possono trasformarsi immediatamente in motivi di conflitto su larga scala. La guerra sino-indiana del 1962 fu breve ma devastante per la geopolitica indiana e ancora oggi, formalmente, non è stata conclusa alcuna pace risolutiva, ma soltanto un armistizio. Poi, è evidente che entrambi gli Stati, ormai partecipanti al gruppo Brics e partner commerciali, non hanno mantenuto rapporti gelidi, tuttavia non va mai dimenticato che le rivendicazioni di Nuove Delhi continuano a essere motivo di scontro con la diplomazia cinese. E l’ultima crisi dell’Himalaya, con le truppe cinesi e indiane a pochi chilometri l’una dall’altra, e il ruggito di Pechino di ritirare immediatamente le forze armate da quella striscia di terra al confine con il Bhutan, non devono essere considerate semplici schermaglie di poco conto.