San Gimignano (Toscana) 04 marzo 2016

L’obiettivo di Capa a San Gimignano

Presentata a San Gimignano, alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Raffaele De Grada”, la splendida mostra “Robert Capa in Italia 1943 – 1944”.
Gli onori di casa son stati fatti dal sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi e dall’assessore alla cultura Carolina Taddei.
L’esposizione, che resterà aperta fino al 10 luglio 2016, è nata in collaborazione tra il Comune di San Gimignano, il Museo Nazionale Ungherese di Budapest, la Fratelli Alinari, Fondazione per la Storia della Fotografia e Opera-Gruppo Civita.
La mostra, curata da Beatrix Lengyel, è stata ideata dal Museo Nazionale Ungherese di Budapest e promossa dal Ministero delle Risorse Umane d’Ungheria.

Robert Capa, pseudonimo di Endre Ernő Friedmann, è stato un fotografo ungherese. I suoi reportage testimoniano, in oltre vent’anni di attività i cinque maggiori conflitti mondiali che ha seguito: la guerra civile spagnola, la guerra cino-giapponese, la seconda guerra mondiale, la guerra arabo-israeliana del 1948 e la prima guerra d’Indocina.
Nato il 22 ottobre 1913 a Budapest, Ungheria, muore, saltando su una mina, il 25 maggio 1954 a Thái Bình, Vietnam, seguendo da vicino i soldati, per fotografare un’azione di guerra.
Capa è il primo vero fotoreporter, creando il fotogionalismo moderno.
Pur non essendo un soldato, visse la maggior parte della sua vita sui campi di battaglia, vicino, dentro alla scena, al dolore, per documentare i fatti: “se le tue fotografie non sono all’altezza, non eri abbastanza vicino”, aveva affermato più volte.

Come si legge nella presentazione: “a settanta anni di distanza, la mostra racconta lo sbarco degli Alleati in Italia con una selezione di fotografie provenienti dalla serie Robert Capa Master Selection III conservata a Budapest e acquisita dal Museo Nazionale Ungherese tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009. La serie, composta da 937 fotografie scattate da Capa in 23 paesi di 4 continenti, è una delle tre Master Selection realizzate da Cornell, fratello di Robert Capa, anch’egli fotografo, e da Richard Whelan, biografo di Capa, all’inizio degli anni Novanta e oggi conservate a New York, Tokyo e Budapest. Le serie, identiche tra loro e denominate Master Selection I, II e III, provengono dalla collezione dell’International Center of Photography di New York, dove è conservata l’eredità di Capa”.
(Nella foto il sindaco Giacomo Bassi, alla sua destra Beatrix Lengyel)
giorgio mancini
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