Se io potessi vivere un’altra volta la nia vita/nella prossima cercherei di fare più errori/non cercherei di essere tanto perfetto,/mi negherei di più,/sarei meno serio di quanto sono stato,/difatti prenderei pochissime cose sul serio./Sarei meno igienico,/correrei più rischi,/farei più viaggi,/guarderei più tramonti,/salirei più montagne,/nuoterei più fiumi,/andrei in posti dove non sono mai andato,/mangerei più gelato e meno fave,/avrei più problemi reali e meno immaginari./ Io sono stato una di quelle persone che ha vissuto sensatamente/e precisamente ogni minuto della sua vita;/certo che ho avuto momenti di gioia/ ma se potessi tornare indietro cercherei di avere soltanto buoni momenti./Nel caso non lo sappiate, di quello è fatta la vita,/solo di momenti, non ti perdere l’oggi./Io ero uno di quelli che mai andava in nessun posto senza un termometro,/una borsa d’acqua calda, un ombrello un paracadute;/ se potessi vivere di nuovo comincerei ad andare scalzo all’inizio della primavera/ e continuerei così fino alla fine dell’autunno./Farei più giri nella carrozzella,/guarderei più albe e giocherei di più con i bambini,/ se avessi un’altra volta la vita davanti./Ma guardate, ho 85 anni e so che sto morendo. Borges] La commissione Attività produttive dell’Ars, presieduta da Bruno Marziano (Pd), ha approvato un disegno di legge che prevede la gestione separata dell’Irfis-FinSicilia, da società finanziaria pubblica a istituto di intermediazione finanziaria sottoposto alla vigilanza di Bankitalia. In base alla norma, che dovrà essere calendarizzata per l’aula, l’Irfis potrà fornire consulenze, project financing, gestire fondi di garanzia e di rotazione ma dovrà rispettare alcuni vincoli imposti dal controllo della Regione Siciliana. Resterà il veto di finanziare cementifici, imprese che lavorano nel Petrolchimico e di produzione di energia elettrica, a meno che queste ultime non usino fonti alternative. L’Irfis inoltre gestirà il fondo unico per l’agricoltura e andrà a sostituirsi all’Ircac. “Mi chiedo sulla base di quali presupposti, l’Irfis-Fin Sicilia, società finanziaria per il credito agevolato e l’erogazione di fondi regionali, abbia inteso siglare un protocollo di intesa con Confindustria Sicilia, visto che non tutte le piccole e medio imprese siciliane, vero tessuto produttivo dell’Isola, ne fanno parte”. Lo scrive in una nota Bernardette Grasso, vicepresidente del gruppo Grande Sud-Pid cantiere popolare all’Ars. “Il governo chiarisca su questo accordo che sembrerebbe escludere dalle agevolazioni e dalle attività di consulenza e assistenza alle imprese, quelle che non sono iscritte a Confindustria – aggiunge – Confindustria Sicilia sembra essere un interlocutore privilegiato per l’accesso al credito, e si configura una disparità di trattamento nei confronti di altri organismi”. Il deputato prosegue: “Dei 233 milioni di euro previsti per le azioni, ben 150 sono disponibili nelle casse dell’Irfis mentre altri 83 attendono l’assegnazione definitiva da parte del ministero dell’Economia”. “In un momento di grave crisi economica e di pesanti difficolta” di accesso al credito – conclude – questo accordo ha tutta l’aria di operare una discriminazione per molte imprese, e di favorirne alcune, con la sola certezza che Irfis, che gestisce fondi regionali, crea una via preferenziale nei confronti di Confindustria Sicilia”. Non è che c’entra qualcosa il fatto che il Presidente dell’Irfis, Rosario Basile, è considerato uomo vicino ad Antonello Montante, leader degli industriali siciliani?
L’ULTIMA RIVOLUZIONE DEL RIVOLUZIONARIO CROCETTA
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