Cesenatico (Emilia-Romagna) 05 agosto 2016

L’Universo Impossibile di Dario Fo

CESENATICO (FC) – Mentre il Comune di Cesenatico annuncia ufficialmente che intitolerà a Franca Rame il Teatro Comunale, il Premio Nobel per la Letteratura, Dario Fo, ha inaugurato al Palazzo del Turismo “Primo Grassi” della cittadina romagnola la sua mostra-evento “L’Universo Impossibile”, dedicata a Charles Darwin.
“A Cesenatico sono venuto la prima volta all’età di cinque anni”. Ha raccontato Fo. “E a Sala di Cesenatico, con Franca, anni dopo, abbiamo acquistato e restaurato una vecchia casa colonica. Lì sono state scritte tutte le nostre commedie. Lì abbiamo fatto le prove, le abbiamo montate, scritto le note di regia….”
Non stupisce, quindi, che il Premio Nobel abbia deciso di allestire la sua mostra-evento proprio a Cesenatico. Ed è un percorso emozionante e avvincente, con più di settanta quadri e numerose sculture, realizzate per la maggior parte da Fo, con la collaborazione di alcuni artisti di vaglia, tra cui il cesenticense Enrico “Berico” Bertolini.
“Ho voluto raccontare la storia delle scoperte che il più grande scienziato ha assicurato al mondo intero. Perché? Perché siamo ignoranti. Siamo in troppi a non sapere da dove veniamo e perché. Troppi hanno contrastato le teorie darwiniane per motivi religiosi, e tuttora ciò avviene. Darwin fa ancora andar fuori dai gangheri chi non crede nella scienza e si rifugia nell’oscurantismo”.
Nel corso della presentazione-spettacolo, Dario Fo ci racconta tutta la vita e le scoperte di Charles Darwin. Il suo essere controcorrente e “progressista” al punto di scandalizzare i benpensanti mettendo in dubbio la “verità rivelata” della Creazione e osando insinuare che l’uomo non è stato creato da Dio, ma discende dalla scimmia. E non solo da quella! Fo, in un turbinio di colori e di emozioni, ricostruisce attraverso i carteggi che Darwin intrattenne con i suoi contemporanei e le testimonianze dell’epoca, oltreché attraverso i libri che uscirono in risposta e anche in polemica con le sue teorie, tutto il percorso accidentato dei suoi studi, facendo emergere la ricchezza e il fascino di un personaggio unico. E ci racconta che nei feti umani sono presenti tracce di code, di branchie e che persino un verme potrebbe essere all’origine della nostra specie.
Senza contare – cosa che sicuramente farà quantomeno discutere anche oggi – che recenti studi pare abbiano stabilito che “Adamo ed Eva” provenivano dall’Africa, quindi erano di pelle nera. E, se la Bibbia racconta che Dio ha fatto l’uomo a sua immagine e somiglianza, allora anche Dio deve necessariamente essere nero.
Impossibile, in ogni caso, riassumere tutti i concetti – interessanti, discutibili, scandalosi, che dir si voglia – enumerati da Fo, poiché ogni frase era una perla imperdibile. Ogni immagine, una fonte inesauribile di dibattito.
A settembre la storia di Charles Darwin raccontata da Dario Fo diventerà un libro: “DARWIN. MA SIAMO SCIMMIE DA PARTE DI MADRE O DI PADRE?”, edito dalla casa editrice Chiarelettere.
La mostra resterà aperta fino al 6 novembre prossimo. Ingresso libero.