(Roma) – Con un “tutto esaurito” come non si vedeva da tempo, è stata presentata ieri sera a Roma, presso la libreria L’Argonauta, la seconda ristampa de “La Contessa Rossa”, l’avvincente romanzo d’avventura di Niky Marcelli, scrittore e giornalista, che sta cominciando a farsi apprezzare sempre più prepotentemente dal pubblico.
La serata è stata condotta dalla giornalista Roberta Beta, “madrina” ufficiale del libro, con la partecipazione del popolare attore, regista e drammaturgo Pino Ammendola, autore della prefazione. Pubblicato per i tipi d Teke Editori, “La Contessa Rossa” è – come ha spiegato lo stesso Ammendola – «un’opera difficilmente etichettabile che utilizza un originale e avvincente montaggio narrativo per richiamare ritmi sicuramente più cinematografici che letterari, ma che delinea sia risvolti noir che avventurosi, sia sofisticate intelaiature psicologiche che trame narrative amorose, il tutto condito da una interessante ricerca storica che denota una interessante maturità narrativa e una grande capacità di coinvolgere il lettore».
«E’ una grande caccia al tesoro. E il tesoro si trova a Cesenatico». Ha spiegato Roberta Beta. «Voi pensate che vi abbia detto molto? In realtà non vi ho detto nulla, anche perché questo romanzo è una grande avventura, un thriller ricco di personaggi e colpi di scena, dove però azione e suspense si intrecciano e si fondono continuamente con il glamour e con la commedia, perché Niky Marcelli non è soltanto quello che potrei tranquillamente definire “il Dan Brown italiano”, ma è anche un raffinato umorista e un esteta con un occhio attentissimo allo stile».
«Niky Marcelli», ha continuato Pino Ammendola, «ci fa viaggiare nel tempo e nello spazio proprio come i grandi romanzieri della nostra infanzia. Realizza un “romanzo” nella sua accezione più pura, non cristallizzando mai il racconto, anzi dando al lettore la sensazione che la storia sia in continua evoluzione e che muti in tempo reale con il suo girare le pagine. Si ha quasi la sensazione che la storia sia influenzata dal nostro leggerla e, come nei migliori hard boiled americani, non sappiamo mai dove i protagonisti andranno a parare. In sintesi, un romanzo da leggere tutto di un fiato come facevamo da ragazzi, per poi rimanere ad occhi aperti seguendo ancora nella nostra mente le avventure dei protagonisti».
«E’ anche la storia di una bellissima amicizia femminile tra le due protagoniste: Sara, la “Contessa Rossa”, e Care, una giornalista del quotidiano l’Alto Adige». Ha raccontato ancora Roberta Beta. «E il rapporto tra queste due donne, in questo libro, è bellissimo. Perché sono donne belle, in gamba, “toste”. Che non hanno invidie, non hanno problemi l’una con l’altra. Anzi, immediatamente si uniscono per diventare una piccola squadra. E’ un romanzo sociale, che parla di corruzione e disoccupazione. E’ un romanzo storico molto ben documentato, ricco di notizie e di note a piè pagina. Ed è anche un romanzo di viaggio, perché se ci mettiamo a ricalcare le orme delle due protagoniste, possiamo davvero fare un bellissimo viaggio per buona parte di quel meraviglioso Paese che è l’Italia».
Ma quali sono, dunque, i segreti che si celano dentro la vecchia borsa militare ritrovata in un crepaccio di montagna, accanto ai resti della “Contessa Rossa”, una famosa partigiana altoatesina, settant’anni dopo la fine della guerra? Perché suscitano ancora l’interesse dei discendenti di un criminale nazista, che cercano di impadronirsene a tutti i costi? E cosa si nasconde nei sotterranei di una vecchia colonia marina, trasformata in un hotel di lusso?
Misteri che Sara Varzi di Casteldelbosco, giovane rampolla della nobiltà, nonché nipote della partigiana dalla quale ha ereditato nome, soprannome e spirito di avventura, cercherà di svelare. L’aiuteranno nell’impresa: Anna Caremoli, intraprendente giornalista, collaboratrice del quotidiano L’Alto Adige; una restauratrice dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze ed un ironico e pieno di sorprese maître d’hotel. Con il loro fondamentale appoggio, la giovane Contessa Rossa si tufferà in una rocambolesca caccia al tesoro che la porterà in giro per mezza Italia, dalle nevi delle Dolomiti alle assolate spiagge di Cesenatico.
Come sempre, il riferimento alle proprie esperienze personali e giornalistiche di questo prolifico autore (che per Teke aveva già scritto L’ultimo swing ambientato invece nel mondo golfistico) produce nel lettore un’immersione senza fine nel flusso di eventi che si susseguono, seguendo un meccanismo di incertezza nel quale risiede la grande forza della scrittura che si scioglie, al solito, in un colpo di scena finale e che, nel corso dell’intera vicenda, riesce a mantenere sempre un occhio ironico sull’eterno ed epico conflitto tra bene e male.
Un grande romanzo, quindi, ma anche un bel momento di spettacolo, grazie alle attrici Saviana Scalfi e Marisol Gabbrielli che, nel corso della serata, hanno interpretato alcuni brani del romanzo, aiutando il pubblico a calarsi ancora di più nell’atmosfera e nel mondo della Contessa Rossa.
La Contessa Rossa trionfa all’Argonauta
Pubblicato in Libri |