Milano (Lombardia) 10 ottobre 2017

La cucina Indiana

La cucina indiana è molto varia ed è molto conosciuta per l’abbondante uso di spezie.

Strumenti da cucina indiani

Gli strumenti della cucina indiana sono tanti e si differenziano dai nostri. Il forno per esempio, chiamato “tandoor”, è a forma di cilindro, è in argilla e funziona con la brace.
Altro utensile è il “tawa” ovvero una piastra in ghisa dove solitamente viene cotto il pane. Simile è il “karhai” cioè una padella molto grande che, però, viene impiegata per le fritture.
Il fatidico matterello che noi utilizziamo per fare il pane, nella cultura indù viene chiamato “belan”. Infine, cosa sarebbe la cucina indiana senza un “batta” (che serve per schiacciare e tritare le spezie) o un “sil” (l’appoggio su cui schiacciare le spezie)?

Alimenti

Il pane indiano ha un aspetto molto simile alle piadine, molto diffuse da noi. Serve soprattutto per accompagnare la carne. Grazie alla sua forma piatta, viene spesso utilizzato come piatto dove si poggiano in modo diretto gli alimenti su di esso. Ci sono due tipologie di pane: senza lievito, che viene fritto, e con lievito, che viene cotto nel forno d’argilla sopracitato.

Come abbiamo detto prima, l’ingrediente segreto di ogni piatto indiano è la spezia. Quelle più diffuse le conosciamo anche noi: il coriandolo, il pepe nero, il cumino, il cardamomo, il curry, la curcuma, l’aglio, il peperoncino, la cannella, lo zafferano, la noce moscata e tante altre che servono a rendere unico il gusto di ogni piatto tipico.

L’insalata fatta dagli indiani per accompagnare gli alimenti è il “raita”. Gli ingredienti principali del raita sono le verdure tritare e lo yogurt. Esiste poi, un altro condimento che è una salsa piccante che si chiama “chutney”. Gli ingredienti di quest’ultima sono i frutti, gli ortaggi e le spezie.

Insomma la cucina indiana è molto buona e particolare, basta provare per credere.
Questo articolo è stato redatto per un ristorante indiano di Milano.