Brembio (Lombardia) 18 aprile 2016

La mancanza di senso civico non patisce l’astensionismo

Il referendum di domenica 17 aprile ha dimostrato a Brembio che non solo la “politica”, intesa come confronto e discussione sui problemi, come servizio alla cittadinanza, lo strumento che ha reso vivo questo piccolo centro agricolo negli ultimi trent’anni del secolo scorso, è morta, ma anche che i cosiddetti “partiti”, che ottengono il privilegio (in cambio del “pizzo” di qualche tessera) di fregiarsi di una sede in loco, sono meramente comitati elettorali o , per meglio dire, dei banali aggregati per l’occupazione di sedie utili per garantirsi il controllo dell’amministrazione locale, niente di più. Vista la loro assenza su decisioni che interessano direttamente o indirettamente la comunità di cui sono parte, dovrebbero forse porsi la domanda del perché i cittadini dovrebbero recarsi alle urne alle elezioni comunali per sostenere questo o quel comitato elettorale dal momento che il loro disinteresse verso la democrazia e le sue significanze è chiaramente manifesto. Una buona domanda.
Ci sono due cose però che a Brembio sono in pieno splendore e vanno a braccetto alla grande, non soffrono di astensionismo: carenza di senso civico e creatività. Le foto scattate in Piazza Europa questa mattina, lunedì 18, sono eloquenti di per sé: parrebbe che questa notte si sia organizzato un girotondo ad ostacoli. Chissà, forse per festeggiare la vittoria dell’antidemocrazia al referendum? Del resto, però, quando un presidente del consiglio e un presidente emerito incitano la popolazione alla sovversione dei dettami della democrazia, cosa sono quattro panchine spostate in una piazza? Varrebbe, comunque, la pena di rifletterci sopra.