Viterbo (Lazio) 15 maggio 2014

La nuova PAC in linea con le scelte fatte dall’Ente

«La realizzazione di lotti di terreno, la concessione mediante contratti pluriennali, riserve per la conversione in regime biologico: le scelte operate dall’Ente si confermano in linea e funzionali alle poche certezze legate alla nuova PAC e alle indiscrezioni sul nuovo PSR Lazio». Lo spiega Maurizio Leoncelli, vicepresidente dell’Università Agraria di Tarquinia. «Confermata ad esempio l’esenzione dalle misure sul greening rispetto a chi ha già convertito in regime biologico. – prosegue – Sul punto i dati sono confortanti. Rispetto ai terreni seminativi afferenti alle proprietà collettive gestite dall’Ente sono quasi 1000 gli ettari già convertiti in regime biologico dai privati, ai quali vanno sommati i 300 gestiti direttamente dall’Università Agraria mediante il centro aziendale. In totale 1300 ettari di proprietà collettive in regime biologico. Un risultato straordinario che significa maggiore redditività presente e futura per gli agricoltori, minor uso di agenti chimici in agricoltura, tutela del consumatore e dell’ambiente. Tutto questo grazie a bandi pubblici, rivolti e a vantaggio del mondo agricolo, ovvero di chi realmente è operatore del settore, garantendo comunque un maggior gettito economico all’Ente. Particolarmente significativo il dato dei terreni posti al confine con Monte Romano: zone scarsamente antropizzate, con paesaggi incontaminati, dove il biologico è la regola, con grande attenzione all’allevamento soprattutto della razza maremmana. La scelta biologica, non è solo un vantaggio economico, ma anche un’occasione per tutelare il territorio mantenendo il fascino dei luoghi e garantendo le persistenze legate altresì alla biodiversità animale. Ciò detto è fondamentale raccogliere quante più informazioni possibili su PAC e PSR, per garantire scelte consapevoli e non perdere occasioni».