San Gimignano (Toscana) 24 agosto 2014

La polemica sulla Tasi continua fra M5S, Pd e Sel

SAN GIMIGNANO
Dopo che il gruppo M5S ha contestato le scelte della maggioranza che amministra a San Gimignano, riguardanti la Tasi, ora il gruppo Centrosinistra per San Gimignano – Pd Sel – (nella foto) replica con un lunghissimo documento che, per estrema correttezza riportiamo tra virgolette, ma forse per l’ultima volta nella sua interezza, quando i comunicati lunghi creano problemi di spazio.
“Nel 2014 i Sangimignanesi pagheranno aliquote Tasi tra le più basse. l’ha già spiegato alla stampa, senza mai parlare delle opposizioni ma parlando, come siamo abituati a fare, del perché delle nostre scelte. Il gruppo M5S, invece, ci chiama in causa obbligandoci ad una doverosa replica senza le ricostruzioni di parte che abbiamo letto. E senza quella spiacevole sensazione che abbiamo, quasi ogni volta, di scoop da “mani nella marmellata”, forse pensando di essere a Roma, mentre qui, invece, siamo a San Gimignano e senza marmellata. Dal campo delle sensazioni scendiamo però a quello dei fatti. Grazie alle nostre scelte i Sangimignanesi per le prime case pagheranno un’aliquota del 2,2 per mille (0,22%), più bassa di quella indicata dal Governo, con un sistema di detrazioni fino a rendite catastali di 1.000 euro. Ma c’è di più: fino a 360 euro non si pagherà nulla. E poiché la crisi c’è ancora, diamo risposte serie al sistema produttivo locale senza nessuno “sconto”, invece, per determinate categorie catastali (come i D5: istituti di credito e abitazioni di pregio): mondo agricolo, manifatturiero/industriale e laboratori artigianali pagheranno l’aliquota dell’1 per mille (0,10%). Infine, attenzione anche per gli affittuari: a loro carico sarà solo il 10% del tributo. Ancor più nel merito. 1) Siamo contenti che il M5S abbia scoperto l’esistenza dell’Isee, ma in Consiglio abbiamo spiegato che trattandosi della prima applicazione del tributo, tra l’altro a bilancio in corso, e che non è nostra intenzione metterlo a rischio a metà anno, per questo abbiamo condiviso la proposta della Giunta di ancorarci alle rendite catastali. Il catasto va rivisto, lo sappiamo. Anci e Governo hanno promesso di farlo da settembre, ma è pur vero che dal punto di vista del controllo del dato (dunque del gettito) le rendite catastali garantiscono maggiore certezza. E poi perché l’Isee, quando sarà introdotto, noi chiediamo che sia applicato a tutti i tributi e a tutti i servizi a domanda individuale erogati dal Comune, non per uno sì e per un altro no. Il Sindaco ha anche annunciato per settembre una proposta della Giunta, frutto del confronto coi sindacati, per alleggerire ulteriormente la Tasi a chi ne ha davvero bisogno. Nel frattempo, proprio per garantire maggiore progressività del tributo, abbiamo introdotto il sistema delle detrazioni fino alle rendite di 1.000€, cioè quelle che interessano il grosso dei sangimignanesi. 2) Si legge poi di una presunta “vittoria” del gruppo M5S perché avrebbe chiesto l’innalzamento al 2 per mille per i fabbricati in categoria D5. E’ stato il nostro Gruppo a proporre alla Giunta l’innalzamento al massimo consentito dell’aliquota per questa categoria catastale, ma per un malinteso nella proposta di delibera anziché il 2 c’è rimasta l’aliquota all’1,5. Disattenzione nostra che correggeremo, infatti, nel prossimo Consiglio utile alla luce del sole, in totale trasparenza, forti della bontà complessiva delle nostre scelte. Ricapitolando: le aliquote più basse sulla prima casa le abbiamo proposte noi, così come quelle per fabbricati produttivi, laboratori artigianali e agricoli e il massimo per i D5; abbiamo introdotto una maggiore progressività con il sistema delle detrazioni, abbiamo limitato al massimo il carico sugli affittuari e messo in sicurezza il bilancio ad esercizio in corso. Ognuno, quindi, è libero di godere delle vittorie che crede, purché si accerti che non siano vittorie di Pirro. Spiace che il gruppo M5S l’abbia voluta buttare in politica per uno 0,5 in più applicato ad una categoria catastale (alla fine si tratta, in cifre e secondo le stime, di appena 500 euro: è questa, infatti, la differenza nell’applicare l’aliquota all’1,5 anziché al 2, su di un gettito complessivo atteso dai D5 di appena 2.000 euro). Quando invece, grazie al nostro voto, i Sangimignanesi proprietari di prima casa risparmieranno nel complesso 180.000 euro rispetto all’Imu 2012, beneficeranno delle detrazioni introdotte e continueranno ad avere un bilancio comunale in ordine per finanziare gli attuali livelli di servizi e di opere pubbliche”.