di giorgio mancini
Un’esperienza sensoriale in una delle più antiche farmacie della Toscana.
Dal 9 maggio al 3 ottobre 2015
Presentata alla stampa, in attesa che venga inaugurata, la mostra “L’Orto di Santa Fina”
nel giardino della Spezieria di Santa Fina, una delle più antiche farmacie della Toscana, inserita nel complesso dell’ex Conservatorio di Santa Chiara, che comprende anche il Museo Archeologico, la Spezieria di Santa Fina e la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Raffaele De Grada”. Lo Spedale di Santa Fina, il più importante ente assistenziale della città di San Gimignano, fu dotato, almeno dal Cinquecento, di una propria Spezieria, che acquistava o produceva i medicamenti sia ad uso interno che per la vendita esterna.
La presentazione, agli “addetti dell’informazione” di quello che è il nuovo allestimento, che presenta l’assetto originale della farmacia, con la “cucina”, il luogo ove si preparavano i medicinali, e la “bottega”, ambiente preposto alla vendita dei prodotti, è stata fatta dall’Assessore alla Cultura di San Gimignano Carolina Taddei (al centro nella foto), Sofia Ragazzini archeologa (a sinistra) ed Elisa Bruttini del gruppo Musei Senesi (a destra).
Quei medicamenti, che ora si vedono conservati in vasi di ceramica e di vetro, erano prodotti in base ad indicazioni precise, raccolte in antichi ricettari, anch’essi inclusi nell’allestimento dell’esposizione.
Ogni Spezieria aveva però bisogno – come è stato detto anche nella conferenza stampa – di materie prime, soprattutto erbe, le cui essenze o i distillati erano la base per la preparazione dei rimedi: le forniture potevano essere acquistate altrove o coltivate nei terreni di pertinenza dello Spedale. Da qui nasce l’idea di dare nuova vita all’Orto della Spezieria che oggi si offre ai visitatori nuovamente ravvivato da fiori e piante così come in passato. In tutto questo da non dimenticare lo zafferano coltivato a San Gimignano fin dal 1200.
E’ la nuova tappa del processo di recupero e valorizzazione culturale e turistica dell’ex Conservatorio di Santa Chiara, scaturito dalla collaborazione tra il Comune di San Gimignano e il gruppo Opera-Civita.
Esperti di botanica, con giardinieri, architetti e archeologici, si sono confrontati per riuscire ad evocare negli gli spazi verdi del giardino l’aspetto, l’atmosfera e le caratteristiche dell’antica Spezieria. Nelle fioriere create appositamente per questa occasione sono stati piantumati, in seguito ad un’attenta selezione, le piante ed i fiori che verosimilmente erano impiegati nell’antica Farmacia per scopi terapeutici, ma anche gastronomici.
La visita a questa sezione del Museo diventa, ora più che mai, una vera e propria esperienza sensoriale che porta il visitatore ad immergersi in un’atmosfera di aromi e profumi. L’«orto aromatico» diventa, così, fonte d’ispirazione per stabilire nuovi rapporti con la natura, uno strumento sociale e didattico dove il visitatore può trovare fonte d’ispirazione per recuperare un futuro fatto di ritorno alla terra, origine di tutte le cose.
L’allestimento dell’Orto di Santa Fina, offrirà in futuro l’occasione per presentare una serie di iniziative quali incontri, laboratori didattici per adulti e bambini, performance di maestri della cucina provenienti dal territorio, degustazioni di vini autoctoni (l’unico vero è la Vernaccia di San Gimignano, da non confondere con altre vernacce ndr) e mercati di prodotti d.o.p. a chilometro zero.
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