La Storia della Prima ‘Ancora Salvata nel Museo di Monasterace
Dall’ Archivio Storico del Diving Center Punta Stilo
Correva l’ estate dell’ anno 1992, era agosto, mi trovavo sulla battigia del mare di Monasterace Marina a Punta Stilo, proprio sotto la casetta che oggi è diventata la Seconda Sede del Diving Center Punta Stilo. Io li’ ci sono cresciuto, il mio Mare, la mia infanzia. All’ epoca, iniziai a fare immersioni come autodidatta, non si poteva fare altrimenti, si comprava il manuale di Immersione dei Vigili del Fuoco e così leggendo, si iniziava a fare immersioni con autorespiratore ad aria. Fui il primo qui in quest’ area a comprare bombola e erogatore ed a iniziare ad esplorare la nostra area in immersione. Era già molti anni che facevo immersioni, quell’ anno venne un ragazzo di Monasterace Marina che io conoscevo così, veniva in ferie da Udine, e mi accorsi che non ero più solo ad avere le attrezzature per fare delle immersioni ad aria, ma anche lui aveva iniziato questa avventura. Si avvicinò e mi disse: “Vuoi venire a fare un’ immersione a – 40 metri!?” Gli risposi di Si. Partimmo alla volta del largo, man mano che ci allontanavamo dalla costa il mare diventava più alto, arrivati sul posto, dove io ho stimato ci fossero sotto di noi almeno -100 metri, lui mi disse: “Entra Prima Tu poi vengo io”. Scesi in acqua tutto equipaggiato, ma mi accorsi che lui stentava a collocarsi la Bombola dietro le spalle, alla fine capii’ che lui non sarebbe sceso in acqua, era evidente dal suo volto traumatizzato che aveva paura, viste le condizioni del mare, visto il bleu intenso che indicava almeno – 100 metri di profondità. Subito pensai: “Questo è un Sommozzatore da Piscina!” Allora risalii sulla barca, lui per dimostrarmi che sapeva fare le immersioni mi disse: “Andiamo più a riva che stamane ho visto un’ ‘Ancora che la facciamo lì l’ Immersione!?” Capii subito di quale ‘Ancora si trattava, ma feci finta di niente per assicurarmi. Quindi acconsenti all’ immersione intorno i -15 metri di profondità. In questa prima fase non feci venire mia moglie, anche lei autodidatta in immersioni con autorespiratore ad aria, all’ epoca, poi divenuta Primo Istruttore Donna Certificato in Calabria, con Federazioni Internazionali. All’ epoca non si conoscevano corsi qui in Calabria. Non la feci venire per un semplice motivo, inizialmente queste immersioni avevano un’ area di sfida, ed a me la competizione sott’ acqua non mi è mai piaciuta. La seconda immersione il ragazzo la fece, e l’ ‘Ancora di cui parlava era quella dove noi, sia io che Alfina, eravamo a conoscenza da molti anni. Ancora tutt’ oggi molte delle nostre ‘Ancore segnalate sono sott’ Acqua, quà e là, tra Ionio, Tirreno e Stretto. Appena risaliti in barca, lui si vantava con i ragazzi che ci avevano accompagnato, che avrebbe Recuperato quell’ ‘Ancora e l’ avrebbe messa in Esposizione nella Sua Abitazione sita sul lungomare di Monasterace Marina. Io non risposi, anzi, la sua spavalderia mi dette così fastidio che lo guardai male. Tra me e me pensai: “Ma perché questo si deve portare a casa sua un’ ‘Ancora che noi abbiamo visto prima di lui, come Souvenir!?” “Ma non sarebbe Più Giusto che siamo noi a Recuperarla e Consegnarla al Piccolo Garage che c’ era della Soprintendenza a Monasterace, dove all’ epoca c’ erano solo Due Custodi!?” Era un Garage appena di 3 metri x 3 metri con due persone dentro, posto sulla Via Marina. Al rientro sulla terra ferma ne parlai subito con Alfina che si trovò in pieno accordo con me. Io quando organizzo una cosa la porto a compimento. Dopo un po’ di giorni, non essendoci possibilità come oggi di internet, partimmo alla volta di Catanzaro, per trovare un Pallone da Recupero. Per poter Recuperare l’ ‘Ancora e Salvarla! Andammo presso il Negozio a Catanzaro Lido, e la proprietaria ci invitò ad andare a Parlare con suo Fratello, era a casa. Quando ci vide, e vide la nostra richiesta, ci disse: “Ieri è passato un altro sommozzatore di Monasterace, (Che dalle descrizioni corrispondeva al Ragazzo che si voleva portare a casa l’ ‘Ancora) ma non ci siamo messi in accordo con il prezzo, si io ho un pallone da recupero di seconda mano, ma è quasi nuovo”. Capimmo subito che dovevamo farlo nostro, e che l’ operazione andava condotta il più presto possibile. Però bisognava avere delle condizioni ottime del Mare, con una corrente leggera verso la battigia per facilitarci il recupero. E’ così fu’, qualche giorno dopo il Mare ci permise di recuperare l’ ‘Ancora e di darla in Consegna ai due Custodi della Soprintendenza Archeologica di Reggio Calabria in Servizio al Garage di Monasterace Marina. Dalle foto e dai documenti Pubblicati potete trarre ancora tanto. Uno potrebbe pensare la Storia è finita qui, invece ancora la storia continua. Il Primo ad arrivare sul luogo del Recupero fù, un subacqueo Romano, fece molte foto, qualcuno si dice e scrive che non sia stato lui a trovare i Bronzi di Riace. Ma ancora meno contento era il ragazzo di Monasterace Trapiantato a Udine, noi invece eravamo contenti che la Giustizia era Emersa! E ne siamo stati e siamo fieri! Facemmo molti sopralluoghi sul luogo del ritrovamento, che è dritto sotto la Stazione Ferroviaria di Monasterace Marina, e quello che mi incuriosi fu un giorno quando Alfina in un’ immersione chiese la mia attenzione eravamo a -17 metri: “Mi portai subito da lei, il fondale era tutto di sabbia, e rimasi stupito quando sulla sabbia vidi una fessura, era impossibile che sulla sabbia ci fosse una fessura di almeno quattro metri, guardai con la torcia e vidi Mattoni pieni Nuovi” Subito pensai nella mia ignoranza: “Mattoni dell’ Antica Kaulon !?” Non pensai più a questa storia. Un giorno mi/ci arriva un’ e-mail, da un Ingegnere di Bari, chiedendoci se eravamo al corrente di un Relitto Bombardato nella Famosa Battaglia di Punta Stilo del 9 luglio 1940 tra le navi della Royal Navy Britannica e della Royal Australian Navy contro la Regia Marina Italiana. Il relitto di cui lui parlava era una Nave che trasportava Mattoni Pieni, una Nave Civile, morirono tutti, anche suo Fratello che Ivi era imbarcato. Io non elaborai subito le cose, specialmente se ho altro da fare. Gli dissi di no e cancellai le e-mail. Però dopo un po’ di giorno ebbi come un’ illuminazione: “Vuoi Vedere che il Relitto di cui Parla l’ Ingegnere è quello dell’ Ancora che abbiamo Recuperato noi!?” “Vuoi Vedere che la Fessura sulla Sabbia e’ situata sulla Stiva della Nave piena di mattoni Pieni!?” Oggi affermo tra l’ altro che anche una nave intera, negli anni, può essere coperta di sabbia in località Punta Stilo. Corsi subito al Computer ma l’ e-mail non c’ era più, lui voleva portare un Fiore sulla Nave che Intrappolava le Spoglie del fratello! Chiamai subito alcuni ragazzi che avevano creato un sito relitti.it, ma loro non avevano ricevuto nessuna e-mail. Spero solo che questo articolo qualcuno lo legga e se lo conosce glielo dica: “Adesso sappiamo dov’ è!” L’ ‘Ancora adesso non è più in un Garage, ma bensì è nato un Museo, il Museo di Contrada Runci di Monasterace Marina, l’ ‘Ancora è la Prima Esposta all’ Esterno, la Più Grande di tutti, ed è anche esposta nel nostro Logo con la scritta sotto: “Civitas Styli”, con cui potete trarre da soli le conclusioni. Nel Museo ci sono molti Reperti da noi Segnalati alcuni Recuperati e Consegnati in ferro, in piombo, in bronzo in ceramica anche del VII sec. a. C, sfoggiano in Bella Mostra senza il nostro Nome: Alfina e Mario Tassone del Diving Center Punta Stilo. I Custodi non sono piu’ Due, e siamo contenti che molta altra gente è stata assunta. La Giustizia in questi anni a Qualcosa è Servita. Grazie a quanti hanno creduto in noi e che ancora credono e ci stimano per quello che siamo: “Due Onesti Subacquei.”
Stilo-Monasterace 28 Giugno 2015 Mario Tassone
La Storia della ‘Ancora Salvata nel Museo di Monasterace
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