Incontriamo la signora Carmela Apollonio, soprano di chiara fama, che quest’anno firmerà la regia dell’ Aida al Teatro antico di Taormina per il Taormina Opera Stars cha andrà in scena il 19 e il 21 agosto.
Signora Apollonio buon pomeriggio
Buon pomeriggio a lei
Un grande ritorno sulle scene dell’Opera internazionale anche se in vesti di regista; cosa porta una artista come lei ad una regia di Aida?
Adesso è il tempo di realizzare i desideri, sicche sia il canto che la regia arrivano con una nuova aspettativa di vita. Questo è vero, è un ritorno importante con un opera meravigliosa come Aida nello scenario tra i più belli al mondo come quello del teatro antico di Taormina. Questa volta mi avvicino ad Aida in qualità di regista. Davide dellisanti Direttore artistico del Taormina Opera Stars, mi ha riconfermato nella regia dopo il successo della Suor Angelica a Taranto, dove ero nel contempo regista e interprete del titolo.
Cosa dobbiamo aspettarci da questa sua regia di Aida?
In questa Aida, mio intento sarà essere assolutamente fedele alla musica di Verdi. Cercherò di lavorare affinché ci sia perfetta armonia tra recitazione e musica. I’aspetto estetico deve corrispondere ed essere fedele alle aspetttive del pubblico.
Intendo lavorare con i giovani professionisti per far emergere tutte e le sfaccettature dei loro personaggi, l’eleganza del mondo egizio nell’aspetto della gestualità, nell’insieme scenico, insomma in tutto.
La scenografia?
le scene sono disegnate da Alfredo Troisi e realizzate dalla Bottega Fantastica di Daniele Barbera.
Il suo debutto praticamente giovanissima al Teatro alla Scala, ci racconti un po’ i suoi inizi e il suo debutto?
A 21, vinsi il concorso per artisti lirici del Teatro alla Scala. Subito ingaggiata dal Teatro per prendere parte alla stagione con ruoli minori così anche per gli anni a seguire. Questo mi ha permesso di mantenere gli studi e di poter cantare al fianco di grandi professionisti senza grandissime responsabilità.
Il mio momento è arrivato improvvisamente, sostituendo una collega malata . Qualche mese prima avevo debuttato la Bohéme con la regia di Franco Zeffirelli al Petruzzelli di Bari, mi ritrovai a 24 anni sul palcoscenico più importante al mondo che è il Teatro alla Scala, nel ruolo di Adina nell’Elisir d’amore.
I miei 24 anni hanno segnato un momento molto fortunato della mia vita artistica, perché da lì in avanti, a partire soprattutto dalla vittoria al Concorso Callas ha iniziato a realizzarsi ed a tracciarsi il mio percorso artistico.
Il mio sogno da bambina era cantare.
Gli studi?
A 10 anni iniziai a studiare il pianoforte al quale dopo poco tempo ho unito il canto, diplomandomi sia in canto che in pianoforte, ho studiato anche se per breve tempo composizione.
Importantissimo il biennio al Teatro alla Scala con Giulietta Simionato, poi vinsi l’Aslico e qui l’incontro con Leyla Gencer, grande maestra di stile, dizione e fraseggio; le sue parole sono state sempre d’aiuto nel corso della mia carriera. Continuai a perfezionarmi nel canto con Maria Luisa Cioni e per quanto riguarda lo spartito con Roberto Negri e col Maestro Pisani del Teatro alla Scala.
Il suo repertorio, grandi ruoli; c’è un ruolo che ama particolarmente? Qualche rimpianto?
Ma, potrei citare Amelia del Ballo in maschera, Aida, a Anna Bolena, Abigaille…. un rimpianto potrebbe essere quello di aver rifiutato delle recite di Norma e Tosca, due ruoli che invece mi sarebbero stati molto congeniali.
Importante dunque la scelta del repertorio?
La mia idea è che all’inizio sia importante cercare un bravo nsegnante che comprenda la natura vocale del cantante. Credo che solo chi ha affrontato il palcoscenico possa conoscere nel dettaglio certi parametri poiché lo ha affrontato personalmente sotto il punto di vista fisico ed ha conosciuto la parte non solo musicale della memoria interpretativa ma anche la parte altletica. La pratica e l’esperienza contano tantissimo.
Ai giovani consiglio di affidarsi a professionisti che conoscono come dicevo prima l’impegno fisico che il palcoscenico richiede per un determinato ruolo.
Qualcosa è cambiato negli ultimi anni, si nota una certa tendenza alla moda…..?
Le rispondo a questa domanda citando una frase di Giuseppe Verdi , ovvero :” guardiamo al passato e sarà un successo” . Il mondo dell’opera è fatto di cultura, una cultura che ha una sonorità con radici profonde. Esiste un percorso che non è fatto di mode ma di epoche storiche.
Ma passiamo ad Aida, la sua ultima Aida?
2 anni fa ad Oradea. Un successo. Una bellissima esperienza con colleghi che già conoscevo e con dei giovani colleghi come Angelo Forte che ha cantato uno splendido Radamés e che adesso ad agosto lo canterà con la mia regia al Taormina Opera Stars.
Aida è un ruolo che amo particolarmente.
L’anno scorso il debutto nella Suor Angelica di Puccini…
Il debutto in Suor Angelica é stato magico; Tanti giovani professionisti sia nell’orchestra che tra gli interpreti. Dirigeva il Maestro Mariano Patti.
Lei ha cantato a fianco dei più grandi nomi della lirica…. qualcuno a lei caro in particolare?
Ma solo per citarne alcuni : Ghana Dimitrova, Piero Cappuccilli, Renato Bruson, Vincenzo la Scola, Nicola Martinucci, Eva Marton, Ferruccio Furlanetto, lando Bartolini, kristjan Johannsson…,
I direttori?
Riccardo Muti, Wolfang Sawallisch, Bruno Bartoletti, Angelo Campori, Maurizio Arena, Massimo de Bernard, Giuliano Carella, Zoltan Pesko, Leone Magiera, Alain Lombard, Anton Guadagno, Jan Lotham-Koning, Klauss Weise, Romano Gandolfi, Giuseppe Patanè, insomma tanti…
Lei è tarantina come anche il direttore artistico del Taormina Opera Stars Davide Dellisanti,
giovane professionista che si sta imponendo sulle scene come uno dei maggiori giovani esperti del mondo dell’opera….
A Davide Dellisanti, che ho visto crescere tantissimo nel corso di tutti questi anni, auguro una carriera piena di successo perché è un ragazzo che se lo merita.
Il lato migliore del suo caratttere?
La generosità
Il peggiore?
Mhh, la caparbietà sicuramente.
È superstiziosa?
Sono superstiziosa, si, anche se sono credente e non dovrei esserlo ( ride ).
Allora ci vedremo a Taormina ad agosto?
Certamente
Grazie.
Grazie a lei Daniele.