LA FOTO E’ DI MASSIMO RANA
Non è e tanto meno vuole essere un processo a Ventura ci mancherebbe, ma non si può sentire dal tecnico del Torino che la partita è durata solo 50 minuti, perché anche se così fosse, chiedo a Ventura: il Torino quanto volte si è presentato davanti alla porta di Neto nel primo tempo?
C’erano tutti i presupposti affinché il Torino poteva fare bene nel derby di Coppa Italia ieri sera ed invece… è arrivato il tracollo dei granata.
Un Toro svogliato e senza cuore si piega alla tantissima voglia di giocare della Juventus e passa meritatamente il turno.
A prescindere di quello che dichiara Ventura che la partita è durata solo 50 minuti, alla squadra di mister libidine è mancato tutto.
Nessun tiro verso lo specchio della porta di Neto inoperoso per tutti i novanta minuti, Rugani mai ha sofferto in nessun attacco dei granata, voglia di gioco zero e mi fermo qui!.
Pur avendo riposato domenica causa nebbia di Reggio Emilia dove la partita contro il Sassuolo non si è giocata, in campo si è visto l’opposto: Juventus con voglia di vincere, organizzazione di gioco collettivo ed individuale, Torino senza gioco, senza voglia e senza idee tecniche per far bene.
Ora si ricomincia con le solite polemiche post partita.
Logico come l’interpretazione e l’approccio alla partita dei giocatori di Ventura sia stato disastroso e ha fatto vedere tutte le cose brutte del Torino, mentre Allegri, ancora una volta ha fatto vedere tutte quelle belle della sua Juventus.
Brucia e come ai tanti tifosi granata vedere cadere così facilmente il loro toro, dove una umile zebra stravince il derby.
Questo andamento a mio modo di vedere il Torino continuerà a farlo vedere per tutta la seconda parte del campionato a prescindere dagli interpreti che scenderanno in campo. Ventura non ha saputo mai modificare l’assetto tattico della squadra, ha paura di osare, ha paura di cambiare e soprattutto non ha mai fatto tesoro dei tantissimi giovani che il Torino si trova a disposizione. E chiaro che la gioventù che oggi è presente nel Torino non è opera del tecnico genovese.
I vari Baselli, Zappacosta, Belotti si sono formati altrove. Anche Benassi era già in orbita Nazionale, sicuramente miglioramenti nel Torino ci sono stati e nessuno lo nega ma in tutti questi anni Ventura ha mostrato limiti conosciuti e mai limati e logico che poi, quando arrivano i risultati, l’ Europa League, vittorie inaspettate, tecnico con più panchine al Toro copri tutto quello che non va bene. Tant’è che la tifoseria del Torino è divisa in due pro e contro Ventua. E altrettanto vero che la frase “momento di crescita” anche in questa occasione va bene… ma vorrei ricordare come il “momento di crescita” c’è sempre!!!
Queste le dichiarazioni di Mister Ventura a fine partita:
“Da questa partita, dopo questo 4-0, dovremo analizzare al meglio le ragioni di un simile risultato, perchè è del tutto evidente che molte cose non sono andate come avremmo voluto. La cosa che più mi amareggia, in questo momento è il risultato: questa sera c’erano sugli spalti tantissimi tifosi del Toro e non è questo il match che volevamo far loro vedere. Non entro, come mia abitudine, nel merito delle valutazioni arbitrali. Siamo stati ingenui perchè non si può restare in dieci all’inizio del secondo tempo: la Juventus ne ha subito approffittato e con il gol del 2-0 di fatto ha chiuso la partita. Il nostro derby è durato solo 50 minuti. Nel primo tempo alla Juventus abbiamo concesso un solo tiro in porta: purtroppo Zaza l’ha capitalizzato nel migliore dei modi portando in vantaggio i bianconeri. Nell’intervallo ero convinto delle nostre possibilità di riaprire la partita. Purtroppo nel giro di cinque minuti siamo rimasti in dieci e abbiamo subìto il raddoppio di Zaza. A quel punto era evidente che la nostra partita fosse finita. A questi livelli non si può regalare nulla ad un avversario così forte: adesso faccio fatica persino a parlare tanta è la rabbia e l’amarezza che tutti abbiamo dentro. Ma un allenatore da una sconfitta come questa deve trarre le dovute considerazioni perchè questo ko possa rappresentare un’esperienza da cui crescere. Non mi stancherò di ripeterlo: i miglioramenti di ogni squadra avvengono per step, attraverso vittorie ma anche dopo sconfitte dolorose come questa. Per noi deve rappresentare immediatamente uno stimolo per la partita di domenica.” Fonte Torino Fc.