Si è svolta domenica 18 dicembre 2017 presso la sala congressi dell’Hotel Midi di Lagonegro (Potenza) la cerimonia di premiazione relativa alla terza edizione del concorso nazionale di poesia in vernacolo “Tortorella”. L’evento si è tenuto alla presenza delle massime autorità della Regione Basilicata, ivi compreso il presidente della Regione Carmine Mollica, l’assessore alla cultura, le istituzioni del Comune di Lagonegro, gli esponenti dell’associazione culturale “A Castagna ra critica” e la professoressa Patrizia Del Puente, docente di glottologia presso l’Università degli Studi della Basilicata e presidente di giuria. La manifestazione culturale giunta oramai alla terza edizione denota una profonda risonanza mediatica in tutta l’Italia meridionale anche perché la succitata professoressa Del Puente è anche promotrice di un progetto pilota unico nel suo genere. Il progetto elaborato in collaborazione con l’Università di Pisa e quella di Palermo è proteso all’istituzione del Centro Studi Internazionale di Dialettologia e alla valorizzazione delle lingue territoriali. Si tratta di un prestigiosissimo programma, unico in Italia e operativo già dal 2018, condiviso con le Università di Oxford e Cambridge. La manifestazione culturale intitolata agli intellettuali lucani Carlo ed Antonio Tortorella, noti poeti lucani del passato e autori di componimenti in dialetto lucano e lingua italiana, ha consegnato il secondo posto al professor Nando Silvestri, casertano, autore del componimento in dialetto napoletano intitolato “Comme o’viento”, molto apprezzato anche da pubblico e giornalisti. I versi della poesia menzionata evocano atmosfere di struggente intensità emotiva, tipica della tradizione Partenopea d’altri tempi. Una Tradizione, il cui ineffabile slancio culturale di base fu caro alle analisi doviziosamente stillate dal filosofo Julius Evola. “Il dialetto non è soltanto un messaggio codificato e decodificato dal popolo per comunicare e pensare nel breve periodo ma, piuttosto, una megalitica realtà contenente valori, usi, costumi ed esperienze vibranti, ricche di accezioni morali e riflessi spirituali primordiali”. E’ questa, in estrema sintesi, la riflessione della succitata docente universitaria condivisa anche dal presidente della Regione Lucania incardinata sulle inesauribili prospettive di rinnovamento offerte dal recupero e dalla gelosa custodia delle proprie Radici. Nando Silvestri, secondo classificato preceduto nella chermesse in oggetto da un esperto e attempato scrittore siciliano, loda e ringrazia la Lucania tutta sottolineandone la encomiabile predisposizione alla ricerca interiore e alla salda morigeratezza dei suoi rutilanti profili spirituali.
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