Verosimilmente nel pomeriggio dello scorso 23 ottobre in viale del Risorgimento a pochi metri dalla scuola dell’Infanzia paritaria “Tenente Bruno Labate” è crollata la parte superiore del palo metallico con annesso lampione situato sul marciapiede in viale Risorgimento. Ancora per un caso al momento del crollo non si trovavano a passare persone e bambini. Come ormai consuetudine si è provveduto soltanto a delimitare l’area con del nastro segnaletico e l’asta metallica e quant’altro crollato sono ancora dormienti sul marciapiede. Si tratta dell’ennesimo episodio di questo genere che da alcuni anni si ripetono nel territorio di Lazzaro fortunatamente senza alcun ferito. Se pensiamo che la parte alta dell’impianto di illuminazione pubblica situata su una zona molto frequentata tra l’altro vicino ad un asilo crolla da circa dieci metri, certamente non possiamo stare tranquilli. Eppure……
Più volte la scrivente associazione ha rappresentato all’Amministrazione comunale la necessità di fare un monitoraggio complessivo degli impianti dell’illuminazione cittadina, molti dei quali sono vetusti, inclinati, e in stato di forte degrado, con evidenti segni di corrosione alla base. E’ stato anche rappresentato che il pericolo è fortemente accentuato dai cavi elettrici dell’impianto dell’illuminazione pubblica che passano tra i rami degli alberi, alcuni sostenuti da cavi d’acciaio, altri penzolanti tra i rami. Tale stato di fatto rappresenta un alto indice di pericolosità per la circolazione stradale e l’incolumità pubblica, giacché specialmente, durante i forti temporali con vento e fulmini potrebbero crollare i rami o parte di alberi, evento che si può verificare anche in condizioni di relativa quiete, visto che i rami mossi dal vento provocano sui cavi azioni tali da poter determinare il crollo del palo dell’illuminazione, che nella caduta trascinerebbe gli altri vetusti ed in alcuni casi instabili pali collegati tra loro con detti cavi e si riverserebbero sulla Ss 106. In tal caso le conseguenze sarebbero tragiche.
Purtroppo il ripetersi di tali gravissimi episodi certificano che sostanzialmente nulla o poco è stato fatto e l’illuminazione pubblica è abbandonata a se stessa anche se per i lavori di manutenzione degli impianti della pubblica illuminazione sul territorio comunale sono state liquidate alla ditta incaricata a svolgere tale servizio delle somme di denaro. Cito: euro 6.836,60 determinazione dell’Ufficio Tecnico Manutentivo n.100 registro generale nr. 241 del 8/6/2016; euro 9.799,02 per liquidazione ripristino impianti di pubblica illuminazione località Sarto-via Ulisse-Castello San Niceto –Piazza chiesa Lazzaro- determinazione n. 192 Reg. Gen.,507 del 26/10/2016; euro 9.157,00 per lavori di manutenzione straordinaria degli impianti di pubblica illuminazione, lungomare Cicerone Lazzaro (alcuni impianti sono caduti e altri sono ancora pericolanti da anni) determinazione nr. 129 Reg. Gen impegno di spesa lavori di Manutenzione Straordinaria impianti di illuminazione lungomare Cicerone Lazzaro.
Nella lista beneficiari del POR Calabria FESR 2007/2013, il Comune di Motta San Giovanni risulta beneficiario di finanziamenti pubblici anno allocazione 2013, per interventi di adeguamento dell’impianto illuminazione pubblica in materia di risparmio energetico euro 93.052,04 – ammontare dei pagamenti pubblici eutro 61.560,04-pagamenti certificati euro 61.560,04, elenco aggiornato al 29 ottobre 2017. Nonostante siano state effettuate tali finanziamenti non si è provveduto tra l’altro a mettere in sicurezza le aste metalliche pericolanti sul Lungommare Cicerone di Lazzaro.
Ad ogni crollo ognuno di noi dovrebbe sentirsi come se fosse rinato e riflettere sulle conseguenze che i crolli avrebbero potuto determinare, ma a quanto pare questi gravi episodi vengo fatti rientrare nella normalità, nella logica delle cose ovvero ciò che accade di solito.
Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC
e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”