Reggio Calabria (Calabria) 22 novembre 2017

Lazzaro.Torrente Saitta, una minaccia per la popolazione.

Le piogge sono arrivate, i torrenti presenti sul territorio di Lazzaro che minacciano pericolo sono sempre in attesa di essere bonificati e messi in sicurezza e le Istituzioni competenti stanno consapevolmente alla finestra a guardare e sperare che la stagione invernale passi in fretta e il territorio ne esca indenne o comunque con pochi danni.
I torrenti a rischio di esondazione presenti sul territorio di Lazzaro sono stati trasformati in strade pubbliche noncuranti degli elementi esposti a rischio. Altro grave pericolo per l’incolumità delle persone che si è sempre sottovalutato è determinato dal Torrente Saitta che passa al centro del paese, a ridosso del quale insiste la strada comunale e delle abitazioni e il tratto finale di circa trecento metri è stato trasformato in strada pubblica, denominata via “Salvidieno Ruffo (generale)”. L’alveo in quel tratto è stato cementato, è stata realizzata la rete fognaria, l’illuminazione pubblica, rete elettrica, rete del gas combustibile.
Due varchi di accesso in destra e sinistra idraulica fungono da collegamento tra il lungomare Ottaviano Augusto e la pseudo strada in terra battuta che conduce al torrente San Vincenzo ove attraverso altri due accessi in alveo fluviale si collega con il lungomare Cicerone. In barba alle leggi speciali sugli espropri, la cosiddetta legge “Napoli” n.2892 del 1885 in particolare, e successive, i Comuni calabresi e in questo caso il Comune di Motta SG ne hanno fatto a meno e contravvenendo alle norme che impediscono qualunque costruzione sui siti fluviali, ignorando che i torrenti per legge non possono essere oggetto di libero transito, addirittura hanno inteso realizzare una viabilità urbana intestando con delibera sindacale, in questo caso, via Salvidieno Ruffo (generale). La frittata è servita, il nome è nobile, la violazione è stata commessa e certificata, il generale si rivolta nella tomba. Ogni ulteriore commento lo lasciamo ai sindaci del passato e a quelli del presente che muniti di fascia tricolore al tempo ne hanno tagliato il nastro all’inaugurazione.
Orbene, in considerazione dei noti dissesti idrogeologici che nelle stagioni invernali anche recenti hanno interessato più volte il nostro territorio recando notevoli danni alle infrastrutture è evidente che non si possono più considerare come eventi imprevedibili alcuni fenomeni atmosferici che sono sempre più frequenti e, ormai, tutt’altro che imprevedibili. In presenza di una cosiddetta “bomba d’acqua” piovuta dal cielo o in caso di un’ onda anomala, ricordiamo quella del 26 dicembre 2004, visto che l’attraversamento e l’inizio della percorribilità del torrente e della pseudo strada in terra battuta sono a ridosso della spiaggia, se non sul demanio marittimo, cosa succederebbe a chi (persone anziane, mamme con bambini e passeggini, veicoli) si trovasse a transitare in quel tratto del torrente della Saitta che giunge a mare?
Per quanto sopra si invita il custode della cosa pubblica ad adottare misure idonee volte ad evitare l’accadimento di eventi dannosi e luttuosi e si rinnova la richiesta di più volte avanzata della chiusura dei varchi, previo l ’individuazione delle possibili soluzioni anche per consentire agli abitanti di cinque civili abitazioni situate a pochi metri e in sinistra del Torrente Saitta di raggiungere le proprie case, che stranamente e incoscientemente ne è stata permessa la costruzione in luoghi non raggiungibili per mancanza di strada. Il problema sarebbe risolvibile nel portare avanti il progetto di cui se ne parla da anni ovvero di realizzare una strada di congiungimento tra il lungomare Ottaviano Augusto e il lungomare Cicerone, (ex Catelluccia) popoloso e importante Centro a vocazione turistica, che attraversando in sopra elevazione il torrente Saitta e il vicino Torrente San Vincenzo risolverebbe anche il problema dell’attraversamento veicolare e pedonale di quest’ultimo Torrente.
Ricordiamo che tra le risorse destinate dal patto per Reggio, siglato il 30 aprile 2016 dal Premier pro tempore Matteo Renzi e dal Sindaco Giuseppe Falcomatà sono stati previsti 1.700 mila euro per la riqualificazione e la rigenerazione urbana al lungomare “Cicerone” di Lazzaro pertanto una attività progettuale riguardante la precitata strada da realizzarsi da parte del Comune di Motta SG prima e di un ulteriore finanziamento dopo eliminerebbe il succitato pericolo.
Vincenzo CREA Referente unico dell’A.N.CA.DI.C