Boara Pisani (Veneto) 21 aprile 2018

Le Nostre Ore Contate di Marco Amerighi presentato a Pisa

Nei locali della sorprendente e maestosa Gipsoteca di Arte Antica di Pisa in Piazza San Paolo all’Orto alle ore 1800 del 21 aprile 2018 si è tenuta la presentazione del libro “Le Nostre Ore Contate” di Marco Amerighi edito da Mondadori.
Dopo l’uscita del 28 marzo a Milano e la presentazione del 6 aprile al Teatro dei Coraggiosi di Pomarance, ecco un’altra tappa significativa proprio a Pisa, luogo sì della sua nascita ma soprattutto luogo dove Amerighi ha compiuto gli studi universitari e conseguito la laurea in letteratura spagnola, per poi affacciarsi al mondo dei libri come traduttore per le più importanti case editrici e quindi debuttare quest’anno come autore.
Grazie alla lettura di alcuni brani tratti dal libro, proposti dagli attori Cristina Lazzari e Paolo Giommarelli, il professor Franco Farina ha introdotto i vari temi proposti dal romanzo ponendo varie domande a Marco Amerighi coinvolgendo così per circa due ore il numeroso pubblico intervenuto.
Sicuramente è un romanzo interessante, di facile lettura, con molti contenuti che lasceranno un segno nella coscienza di ciascuno di noi e le numerose recenzioni che giorno dopo giorno stanno uscendo sulle riviste e sui siti internet specializzati offrono molti spunti interessanti di riflessione che lasciano intravedere non solo le molte chiavi di lettura della vita ma soprattutto la grande capacità di scrittura di Marco Amerighi a cui auguriamo tantissime soddisfazioni.

Trama (da https://www.librimondadori.it/libri/le-nostre-ore-contate-marco-amerighi/): È l’estate del 1985 e a Badiascarna, un minuscolo borgo arroccato sulle colline toscane lontano dalle città d’arte e dai vitigni da cartolina, Sauro Terra inganna il tempo andando a caccia di ramarri e confidandosi con il poster di David Bowie appeso in camera. A quattordici anni non sa che fare della propria vita, ma una cosa gli è chiara: da grande sarà l’esatto contrario di suo padre.
Da quando è stato mandato in pensione anticipata dalla centrale geotermica NovaLago, Rino Terra ha tagliato i ponti col mondo e ora si perde tra i boschi declamando strambi opuscoli di militanza comunista. Anche se ancora non può saperlo, i suoi polmoni sono pieni di fibre d’amianto; l’amianto che si è staccato dai vapordotti della NovaLago e che, come una nevicata invisibile, sta ricoprendo tutta Badiascarna. Stufo di stare sempre appresso a quel padre, Sauro convoca i suoi amici – Momo, un mingherlino timoroso di tutto; il Dottore, con gli occhi di ghiaccio e la strafottenza di chi non ha nulla da perdere; e il Trifo, un ragazzo problematico che prima di addormentarsi ha delle visioni inquietanti – e fonda un gruppo punk. Che importa se la loro sala prove è la cella frigo di un mattatoio? O se nessuno di loro sa suonare? Quando alla band si unisce anche Bea, una magnetica ragazza dai capelli di grano, tutto sembra perfetto. La notte prima del concerto d’esordio, però, l’improvvisa scomparsa del Trifo spazza via i sogni del gruppo.
Vent’anni dopo, a Badiascarna nulla è cambiato: gli operai della centrale si ritrovano ancora nell’unico bar e i vapordotti scintillano al sole ricordando agli abitanti il destino a cui andranno incontro. Solo Sauro, nel suo appartamento di città, sembra diverso, lontano anni luce dal ragazzo che era. Ma quando una telefonata lo informa che Rino, il padre che nel 1985 lo ha cacciato di casa senza un apparente motivo, sembra svanito nel nulla, Sauro accetta di tornare a cercarlo. Anche se non vuole ammetterlo, quel viaggio è la sua ultima occasione per trovare una risposta alle domande che non hanno mai smesso di torturarlo: perché suo padre lo ha allontanato da casa? Cosa ne è stato del Trifo? E che fine hanno fatto i suoi compagni di allora?
Alternando il presente della ricerca di Rino ai giorni dell’estate che cambiò per sempre la vita di quattro ragazzi di provincia, Amerighi ci consegna un libro dalla rara forza descrittiva, capace di mettere in scena i sogni e i tormenti dell’adolescenza. Un romanzo che indaga la forza dell’amicizia, il dramma del tradimento e quel passaggio all’età adulta da cui raramente si esce indenni.