Sabato pomeriggio, 14 novembre, si è svolta a Trieste, presso la Basilica Cattedrale di San Giusto martire, la solenne celebrazione eucaristica per la consegna alla Chiesa di Trieste delle reliquie del Beato Carlo d’Asburgo da parte della Casa d’Austria. Carlo I d’Asburgo, Imperatore d’Austria, Re Apostolico di Ungheria e Signore di Trieste, che invano tentò di fermare la prima guerra mondiale, un conflitto inutile che fu rovinoso per tutte le nazioni, è stato beatificato dalla Chiesa cattolica nel 2004. Mons. Giampaolo Crepaldi, Arcivescovo di Trieste, che ha celebrato il rito solenne, ha ricevuto la teca con la reliquia dalle mani di Sua Altezza Imperiale l’Arciduca d’Austria Georg von Habsburg Lothringen, figlio dell’erede al Trono Otto d’Austria. Nell’omelia l’Arcivescovo ha espresso la gratitudine della Chiesa tergestina e della Città di Trieste per il gesto della Casa d’Austria del dono della reliquia che sarà conservata con grande cura nella cattedrale. Ha ricordato, poi, il travaglio umano dell’ultimo imperatore d’Austria di fronte ad un conflitto che stava generando rovina per tutte le nazioni ed i motivi che hanno portato la Chiesa a beatificare la figura di Carlo, invocandone il conforto spirituale per tutta la comunità mondiale, in una situazione di crisi dell’umanità quale quella attuale, evidenziata dagli attentati di Parigi, definiti dal Papa un pezzo di una terza guerra mondiale a pezzi.
La preghiera dei fedeli ricordava anche al figura dell’Imperatrice Zita: “Signore Gesù Cristo, degnaTi di concedere alla Tua Serva di Dio Zita, imperatrice d’Austria e regina d’Ungheria, di essere nella Chiesa innalzata all’onore degli altari. In lei ci doni un esempio ammirevole di fede e speranza di fronte alle prove della vita e di incrollabile certezza nella tua divina Provvidenza”. E, infine, concludeva con l’invocazione: “Concedi all’Imperatore d’Austria la santificazione, nella gloria del Tuo nome, nella lode della Santa Vergine Maria e con la benedizione sulla Chiesa”. Le letture e la preghiera dei fedeli sono state lette in lingua italiana, slovena e tedesca.
Le reliquie del Beato Carlo I d’Austria in dono a Trieste
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