E’ un quadro che descrive Halaesus, il mitico fondatore del popolo Falisco, l’ultima opera pittorica nata dallo straordinario talento creativo di Leonardo Meschini, noto artista di Civita Castellana che, partendo dalla sua giovanile passione per il disegno, studia poi tecniche artistiche presso l’Istituto Europeo di Design a Roma e collabora come illustratore di libri per numerose case editrici anche internazionali. Dopo i meritati successi per cinque anni alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna e alla lusinghiera esperienza all’Art Artist Alley Comic di San Diego, ora l’artista civitonico, oltre a dipingere gestisce “The art of Leonardo Meschini”, laboratorio per tatuaggi di Civita Castellana. “Nel quadro – spiega Raniero Pedica – appassionato di storia locale, è indubbio il riferimento iconografico al mito del greco Halaesus o Aleso, ritenuto nella leggenda popolare il fondatore dell’antico popolo Falisco, con capitale Falerii Veteres, l’attuale Civita Castellana. Figlio di Agamennone, re di Micene e di Briseide, affascinante schiava di guerra amata da Achille e a lui sottratta per Agamennone, il greco Aleso dopo l’uccisione del padre fuggì e, approdato nelle coste laziali, risalì il Tevere e s’insediò stabilmente nel fertile territorio che poi i romani chiamarono “Ager Faliscus”. Non è solamente leggenda – commenta Pedica – grandi scrittori del passato mettono in relazione questo condottiero greco al territorio di Civita Castellana. Ovidio, ad esempio, nei Fasti riferisce “perseguitato dal fato di Atride era venuto Aleso, dal quale ritiene di aver preso nome la terra falisca”. Anche Virgilio nell’Eneide e Servio più tardi, lasciano testimonianze letterarie che legano Aleso al popolo Falisco. Riguardo alla raffigurazione iconografica tradizionale di Aleso – termina Pedica – essa deriva verosimilmente da una coppa greca del pittore Epitetto conservata al British Museum. Varie testimonianze illustrative della storia locale s’ispirano al condottiero e hanno lo stesso riferimento simbiotico: un condottiero trionfante e armato in groppa al suo focoso cavallo che conquista o difende la sua terra. Una leggenda, quella del colonizzatore greco fondatore di un piccolo e fiero popolo italico preromano vissuto tra Etruschi, Sabini e Latini, che vive sino ai nostri giorni con stemma comunale di Civita Castellana dov’è rappresentato un cavaliere armato d’argento, su un cavallo galoppante che attraversa una porta di città d’oro.
Leonardo Meschini in un’opera rappresenta Halaesus
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