„Les chançons des troubadours: Le canzoni dei trovatori” è il titolo della nuova conferenza, organizzata dal Circolo Culturale „L’Agorà” che si terrà venerdì 27 aprile (18,30) ed avrà luogo presso la saletta conferenze della Chiesa di San Giorgio al Corso (ingresso via Giudecca – inizio tapis roulant) di Reggio Calabria. All’incontro parteciperà in qualità di relatore la studiosa Maria Antoinette Goicolea. La scuola o tradizione trobadorica inizia nell’XI secolo in Occitania (regione culturalmente autonoma rispetto a quella del nord dove si parlava un’altra lingua, oil) e continua nei secoli XII e XIII nelle sue corti aristocratiche. Successivamente, in seguito alla crociata contro gli Albigesi, i trobadori si spostarono in Italia settentrionale, in Sicilia alla corte di Federico II, in Spagna (Catalogna). Il loro prestigio acquisito influenzerà tutte le principali tradizioni letterarie d’Europa: il Minnesang in Germania, la cosiddetta scuola siciliana, la poesia toscana delle origini, la poesia mozarabica, il trovadorismo in Galizia e Portogallo e quella dei trovieri nella Francia settentrionale. Questi ultimi si differenziavano dai trovatori per il fatto che erano attivi al nord della Francia e scrivevano in lingua d’oïl. Le opere trobadoriche sono note principalmente attraverso le raccolte manoscritte che prendono il nome di canzonieri. I componimenti delle canzoni trobadoriche erano monodici, ovvero a una sola voce, mentre i testi avevano per argomento principale i temi di cavalleria e dell’amor cortese, in maggior parte metafisici, intellettuali e stereotipati. Molte sono satire comiche o volgari.
Les chançons des troubadours
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