Terminata la fase di reinserimento nell’ambiente naturale in un luogo protetto, sono stati liberati nell’oasi di ripopolamento e cattura di Rocca Patanǜa in località Prarotto di Condove quattro giovani Caprioli – tre maschi e una femmina – che, circa un anno fa, erano stati portati da alcuni cittadini al CANC, il Centro Animali Non Convenzionali della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università, convenzionato con il Servizio Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana di Torino. La liberazione è avvenuta in un ambiente idoneo al sostentamento naturale degli animali e di notevole valenza naturalistica. All’operazione hanno assistito la Consigliera metropolitana delegata all’ambiente e alla tutela della fauna e della flora, i docenti universitari Giuseppe Quaranta e Mitzy Mauthe von Degerfeldt e alcune studentesse della Facoltà di Medicina Veterinaria. La Consiglieradelegata si è poi recata a Prarotto di Condove per seguire da vicino le operazioni di liberazione degli animali, completate con successo dagli agenti faunistico-ambientali del Servizio Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana.
I piccoli Caprioli erano stati sottratti inconsapevolmente alle cure della mamma ed erano giunti al Centro che ha sede a Grugliasco verso la fine del maggio 2016. Grazie alle cure dei veterinari del CANC, erano stati alimentati con latte di capra, il più simile a quello materno. A Grugliasco era iniziato il processo di svezzamento, limitando al massimo il contatto con gli esseri umani. Per completare lo svezzamento, i caprioli erano poi stati trasferiti in un centro di riambientamento a Caprie, in Valle di Susa, anch’esso convenzionato con il Servizio Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana di Torino. Tale centro dispone di una vasta area recintata di circa 5.000 metri quadrati. A Caprie gli animali hanno potuto acquistare il tipico comportamento della specie, contraddistinto da un’elevata diffidenza nei confronti dell’uomo.
Liberazione di 4 giovani caprioli
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