Crotone (Calabria) 11 novembre 2015

Libro dell’avv.Ferraro presentato nella Sala Consiliare

Lo scorso 10 novembre presso la Sala Consiliare del Comune, è stato presentato il saggio dell’avv. Federico Ferraro, responsabile Confacit e presidente del Leo Club Pitagora di Crotone, dal titolo “Essere ciò che si è. Norme ed azioni dell’Unione Europea contro la discriminazione religiosa”. L’incontro, inserito all’interno del convegno “Il fenomeno migratorio nello spazio euro-mediterraneo ed il conflitto culturale”, ha visto l’importante partecipazione di numerose autorità cittadine civili e religiose, dimostrando la sensibilità forte ad una tematica di tale interesse.
Hanno preso parte infatti al convegno, moderato dalla giornalista Antonella Marazziti, Vincenzo De Vivo, prefetto di Crotone, mons. Domenico Graziani, vescovo di Crotone, Peppino Vallone, sindaco di Crotone, Leonardo Maria Rossa, direttore dell’Università “Niccolò Cusano” sede di Crotone, Salvatore Ritorto Bruzzese, presidente Lions Club Crotone Host, Aldo Barbuto, presidente Lions Club Crotone Marchesato, don Pino Silvestre, cultore di Diritto Ecclesiastico presso l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, Pietro Pontieri, canonico Capitolo Cattedrale Crotone, e Demetrio Guzzardi, direttore editoriale Progetto 2000. Durante la serata, che ha visto una nutrita partecipazione anche di diverse associazioni attive sul territorio, come la Confacit, nelle figure della sua presidente di Catanzaro, arch. Teresa Gualtieri, e del suo vicepresidente nazionale, avv. Antonio Nania, è stato più volte messo in evidenza il fattore dell’accoglienza, strettamente legata al fenomeno dell’immigrazione e fondamentale diritto-dovere da rispettare, in direzione dell’integrazione, come ha sottolineato mons. Graziani durante il suo intervento, evidenziando altresì come la condivisione e la resilienza siano altri due fattori importanti legati ad essa. La prima è ha un fondamento etico, antropologico e culturale indiscutibile, la seconda è la capacità di saper trasformare una situazione apparentemente compromettente in un momento di slancio umano e culturale. In questo caso l’immigrazione.

“Il conflitto culturale che nasce da una religione differente”, ha affermato poi l’autore, “ha visto un impegno progressivo da parte dell’Unione Europea, trovando non solo una tutela giuridica, ma anche politica ed economica. Basti pensare al trattato di Amsterdam di fine anni ’90 e a quello di Lisbona del 2009, ma anche ai fondi strutturali europei e alle risorse economiche in questa direzione, senza tralasciare le scuole europee, importante strumento didattico perché gli alunni vi possono apprendere un approccio multiculturale, non rinunciando tuttavia alla propria appartenenza”. Insomma, Mediterraneo, Europa e discriminazione religiosa sono delle tematiche centrali nella geopolitica mondiale, a cui guardare con rinnovato interesse per lo sviluppo ed il rilancio economico, ma in particolare per i rinnovati rapporti umani.