La lettura può provocare dipendenza? Può avere gli stessi effetti che una droga ha sul fisico e sulla mente? A queste domande ha cercato di rispondere Serena Maffia in “Librodroga”, pubblicato da Aras Edizioni.
Librodroga è una passeggiata attraverso gli studi di creatività e sulle scienze cognitive applicate alla letteratura svolti fin’ora in tutto il mondo per riflettere su quanto sia necessario conoscere il nostro cervello per una piena comprensione delle capacità umane e l’importanza della lettura come accrescimento del nostro bagaglio mnemonico esperienziale utile al problem solving.
La lettura, fino ai limiti della dipendenza da mondi fittizi, è il motore della coscienza e dell’intelligenza umana.
“Attraverso gli studi di psicologi e narratologi si arriva ad affermare che la lettura, crea dipendenza e può sviluppare sindromi psichiatriche – ha spiegato Serena Maffia – potremmo addirittura considerare la lettura una vera e propria “usanza” stupefacente: libro come librodroga. È una idea azzardata, che ho cercato di chiarire e di dimostrare, in maniera anche giocosa, seguendo il filo logico di coloro che da tempo si occupano di libri e di lettura a livello cognitivo”.
Serena Maffia è docente di comunicazione efficace, metodologia della progettazione, creatività, storytelling e public speaking allo IED di Roma. Studiosa di Scienze cognitive applicate alla letteratura e alla creatività, consulente di comunicazione e giornalista per la televisione è stata inviata per Rai3, Rai Educational con la trasmissione GAP, su Italia1 con il programma Voglia, addetto stampa in Campidoglio a Roma del Presidente del Consiglio Comunale e di maggioranza, condirettore di “Mosaico” Rio de Janeiro (Brasil), direttore della rivista “Polimnia”, sceneggiatrice e script analyst per la Medusa-RTI Mediaset. Autrice di numerose opere di narrativa, poesia, teatrali e regista, è direttore artistico del CAS Centro Arte e Spettacolo e presidente del Centro Poesia di Roma.