In data 24 luglio il sindaco di Lodi, Simone Uggetti, ha emanato un’ordinanza sindacale per l’adozione di provvedimenti contro la diffusione e la proliferazione dell’ambrosia. L’ambrosia è una pianta infestante annuale, dai fiori gialli, tubulosi, originaria del Nord America, che fiorisce tra agosto e settembre con grandi quantità di polline; cresce in genere sui terreni coltivati a cereali dopo il raccolto, sui terreni incolti, su aree verdi abbandonate, sulle aree industriali dismesse, nei cantieri edili, ai lati delle strade e sulle rotatorie, sulle massicciate della ferrovia, sugli argini di canali e fossi. L’esposizione al polline di ambrosia, in persone sensibili, può dar luogo a reazioni allergiche con sintomi quali prurito agli occhi, starnuti e, in alcuni casi gravi, difficoltà respiratoria. Uno studio pubblicato recentemente su “Nature Climate Change” prevede che nei prossimi decenni in Europa, e da noi in particolare nelle regioni del nord d’Italia, tra cui la Lombardia, le concentrazioni di polline nell’aria aumenteranno in media di quattro volte rispetto ai livelli attuali, per un terzo a causa della dispersione di semi in corso, per gli altri due terzi a causa dei cambiamenti del clima e dell’uso del suolo.
L’ordinanza del sindaco parte dall’osservazione che la manutenzione delle aree verdi ed in particolare lo sfalcio delle aree infestate può contribuire ad impedirne la fioritura, e, osservato che per le aree pubbliche l’amministrazione comunale ha disposto l’esecuzione di interventi periodici di pulizia e di sfalcio, obbliga i proprietari e i conduttori di terreni incolti o coltivati, i proprietari di aree agricole, verdi incolte, di aree industriali dismesse, gli amministratori di condominio e i conduttori di cantieri a vigilare sull’eventuale presenza di ambrosia nelle aree di loro pertinenza. In particolare l’ordinanza obbliga ad eseguire periodici interventi di manutenzione e di pulizia nelle aree e di effettuare gli sfalci prima della maturazione delle inflorescenze e assolutamente prima dell’emissione di polline (il primo sfalcio nell’ultima settimana di luglio, il secondo tra la fine della seconda decade e l’inizio della terza decade di agosto).
L’ordinanza indica in alternativa agli sfalci, la possibilità di altri metodi di contenimento: in ambito agricolo la trinciatura, il diserbo, l’aratura e la discatura; in ambito urbano la pacciamatura e l’estirpamento.
Anche la cittadinanza è invitata a collaborare con l’esecuzione di una periodica e accurata pulizia da ogni tipo di erba presente in cortili, parcheggi, marciapiedi interni ed altri spazi aperti di propria pertinenza; e a curare i propri terreni seminando eventualmente colture intensive semplici antagoniste dell’ambrosia, quali il prato all’inglese e i trifoglio.
L’ordinanza avverte che qualora i proprietari inadempienti, successivamente all’erogazione della sanzione amministrativa, non provvedessero allo sfalcio del terreno infestato, l’intervento sarà effettuato d’ufficio con spese a carico degli interessati. Incaricati dell’osservanza dell’ordinanza sono i tecnici dell’ASL di Lodi ed il Comando di Polizia Locale.
Lodi: un’ordinanza sindacale affronta l’emergenza ambrosia
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