Caserta (Campania) 12 marzo 2017

Luca Abete massacrato a Caserta: istituzioni-FFOO latitanti

Caserta, gli abusivi extracomunitari di piazza Pitesti massacrano di botte Luca Abete e le Forze dell’Orine stanno a guardare

E’ accaduto tutto alle 20.30 di domenica 12 marzo, allorquando Luca Abete, celebre giornalista del rotocalco televisivo “Striscia la Notizia” in onda su Canale 5, si apprestava a riprendere con l’ausilio della sua troupe dotata di telecamere un reportage sui cronici abusivi extracomunitari di piazza Pitesti. Il corrispondente dell’arcinota trasmissione di denuncia era già stato nel capoluogo di Terra di Lavoro per lo stesso servizio televisivo qualche mese fa, obbligando l’amministrazione e le istituzioni ad intervenire dopo lunghissimi mesi di strafottenza, riconducibile secondo molti cittadini a tacito consenso. Ma si sa, a Caserta l’ordine pubblico è una bisunta finzione da romanzo d’appendice: alla Questura, per esempio alcune denunce vengono gestite ed evase dopo anni di lungo silenzio. “Troppo lavoro arretrato”: così dicono i funzionari di piazza Vanvitelli che, a causa dei biblici ritardi succitati hanno consegnato la città a balordi ed immigrati che ne fanno quotidianamente terra bruciata a proprio uso e consumo. Nella città della Reggia non si vede in giro una “pantera od una “gazzella” da anni, nemmeno a pagarle oro; a meno che non si visiti lo zoo del capoluogo campano. Il tutto condito dalle tenebre che avvolgono il 99% delle strade cittadine adorne di lampioni spenti o stroboscopici. Un consigliere comunale a sostegno della giunta Marino in occasione della prima visita di Striscia a Caserta aveva affermato che “non era stato possibile far rispettare la legge in quanto i vigili urbani erano stati più volte minacciati ed intimiditi da possenti uomini di colore, i venditori abusivi, difficili da affrontare”. La liberazione della piazza occupata dagli extracomunitari illecitamente fu possibile solo grazie ad una task forze di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza che intimarono lo sgombero dell’area casertana invasa letteralmente da merce illegale solo dopo lunghi mesi di silenzio assenso. Ma sono bastatie poche settimane di deplorevole lassismo e marcescente menefreghismo da parte del Comune di Caserta, delle istituzioni locali e delle Forze dell’Ordine per tramutare ancora una volta piazza Pitesti nella Casba sudicia e degradata che era prima. In verità non si è mai vista una pattuglia delle Fiamme Gialle a piazza Pitesti intenta in qualche modo a gettare una evanescente cortina di fumo negli occhi dei cittadini. Mai vista una divisa, neppure per inscenare la formale presenza dello Stato, una volta tanto e salvare la faccia. Niente di niente, ma tanto tuonò che piovve. La notizia deve essere certamente trapelata anche a Mediaset e l’intrepido Luca Abete non si è fatto certo pregare per venire a documentare lo squallore imperante a piazza Potesti di Caserta con annesse inondazioni di spazzatura di ogni tipo relegata alla vendita illecita di articoli illegali e contraffatti d’ogni genere. Ma su di lui si sono avventati 3 corpulenti venditori di colore che lo hanno bastonato, picchiato a sangue e ferito in volto e agli arti durante le riprese, distruggendo apparecchiature e telecamere. Dopo che i tre aggressori si sono dati alla fuga sono sopraggiunti poliziotti e carabinieri che nell’impossibilità di catturare i responsabili dell’aggressione hanno prelevato un “quarto uomo”, probabilmente solo un sobillatore, estraneo al barbaro assalto. E’ stato necessario condurre Abete sanguinante e vistosamente prostrato in ospedale a sirene spiegate con l’ausilio di un’ambulanza giunta sul posto, peraltro, poco tempestivamente. Speriamo bene. Ho chiesto ad un carabiniere se questo spiacevole inconveniente poteva essere realmente evitato attraverso una vigilanza meno distratta o multando, eventualmente, anche i compratori di merce illegale a scopo deterrente. Mi ha risposto: “non lo so”. Purtroppo c’è davvero poco da aggiungere: Caserta è oramai un guano fetido, una città fantasma in ostaggio di scenari apocalittici, una comunità ingannata da un bluff chiamato Stato dal quale è meglio dissociarsi in ogni modo (nella foto l’ambulanza che trasporta Luca Abete ferito all’ospedale di Caserta, scortata dalla Polizia)