di Raniero Pedica –
Alba magica stamattina, 21 giugno, giorno del solstizio d’estate quando il sole, sorto alle 5.34, determina il giorno più lungo dell’anno. Da alcuni anni un gruppo di appassionati, fotografi, documentaristi, studiosi e cittadini assistono al sorgere del sole all’interno del complesso abbaziale di S. Maria in Falleri, nel comune di Fabrica di Roma. Un singolare appuntamento, reso possibile grazie alla disponibilità dell’Ufficio Cultura, che consente di cogliere l’attimo in cui i raggi solari, perfettamente in linea con la monofora di sinistra dell’abside centrale della chiesa, attraversano il transetto e si riflettono sulle pareti delle navate. Uno spettacolo veramente unico, causato dall’allineamento dell’abbazia con i punti cardinali e a precise tecniche costruttive riconducibili a cultura e spiritualità tipiche dell’ordine dei monaci cistercensi. Oltre a documentare il primo taglio di luce, stamattina particolarmente affascinante è stato l’effetto della riflessione della luce tramite l’oculo cruciforme dell’abside centrale che ha tracciato il percorso di un’immagine perfettamente identica a una colomba che si sposta tra le pareti laterali della chiesa. S. Maria in Falleri, edificata tra il 1143 e il 1145 da una colonia di monaci cistercensi provenienti da Pontigny, cela ancora molti misteri, ancora in parte da decifrare: oltre ai giochi di luce interna, altrettanto misteriosi e affascinanti anche i numerosi segni, lettere e croci scolpiti nelle pietre delle cinque absidi, nel transetto e all’esterno del complesso abbaziale, ubicato entro le mura della città romana di Falerii Novi. Luce, segni, simboli e misteri legati all’architettura sacra e alla spiritualità dei monaci cistercensi di certo riconducibili anche ai Cavalieri Templari, l’ordine religioso-militare famoso e leggendario creato nel 1119 per proteggere i pellegrini che si recavano a Gerusalemme.
Luci, ombre, fascino e mistero del solstizio d’estate
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