“Maledetto istinto” romanzo giallo dalle tinte fosche e impastato di fantasy, scritto da Quarto Mani, al Salone Internazionale del Libro di Torino con la Aster Academy International.
Scrivono come fossero un autore unico dal nome intrigante, Quarto Mani, in realtà sono Andrea Rabino e Serena Martini gli autori del romanzo “Maledetto Istinto” (Impressioni Grafiche Ed.) che sarà al Salone Internazionale del Libro di Torino con la Aster Academy International.
“Quarto Mani” nasce dall’idea di unire due personalità che lavorano all’unisono, a quattro mani, come un’orchestra, che lavora in armonia utilizzando fantasia e competenza, rigore e sentimento.
Serena Martini, redattrice e mamma e Andrea Rabino, papà, insegnante di Matematica e creatore di storie, dalle fiabe ai gialli.
“Maledetto istinto” è un breve giallo dalle tinte fosche impastato di fantasy, i cui veri protagonisti sono l’amore, l’amicizia e il trascendente, ambientato in un’immaginaria cittadina del Nord America, in un tempo in cui c’erano le auto ma non i computer.
“A Little Green muore in un incidente stradale una giovane donna; sulla stessa pagina di cronaca del gazzettino locale viene riportata anche la scomparsa di un noto scrittore. Un anno dopo, nella vicina cittadina di New City, l’investigatore privato Martin Stone viene ingaggiato da uno scrittore di successo per trovare chi lo ha aggredito, facendogli perdere la memoria. Il protagonista, con l’aiuto dell’ispettore del Distretto 8 Jeff Connors, ex collega ma soprattutto un buon amico, si troverà a risolvere un caso sorprendentemente complicato e dai risvolti soprannaturali. Ma identikit a matita, whisky e sigarette non basteranno. Sarà necessario imparare a lavorare in un modo totalmente nuovo, fidandosi di suggestioni e indizi inaspettati e apparentemente illogici, ma indispensabili. L’istinto vince sulla razionalità, vince sul buon senso, aiuta a ritrovare se stessi. È il racconto di una fase di transizione, dolorosa ma essenziale, che gli farà ritrovare una nuova serenità”.
Li abbiamo incontrati e intervistati e ovviamente quasi tutte le domande hanno una risposta doppia.
D: Come nasce la vostra passione per la scrittura?
R: Serena
Lavorando nel settore editoriale ho sempre letto, riletto, corretto molti testi, di ogni genere. Non sono una creativa, e la possibilità di utilizzare le mie competenze su di un testo che, durante la sua lavorazione, ho fatto un po’ più mio rispetto a tutti gli altri a cui ho lavorato mi ha fatto provare una nuova ebbrezza. La passione per la scrittura degli altri, quindi, l’ho praticamente sempre avuta; per la mia è un amore che sta sbocciando.
R: Andrea
Mentre tornavo a casa dal lavoro. Ho pensato a come iniziava e come finiva il racconto “Maledetto istinto”. Trovavo la radio noiosa e così nella mia testa vedevo animarsi i vari personaggi. Fino a quanto una notte, intorno alle 2 del mattino, mi sono alzato dal letto col desiderio di scrivere. Ricordo ancora il volto di mia moglie che mi guardava basita.
D: Scrivere un libro in due, potete spiegare ai lettori come avete interagito per la stesura del lavoro?
R: Serena
Andrea e io siamo amici da molto, e abbiamo imparato a stimarci anche professionalmente ben prima di cimentarci insieme in questa nostra prima impresa.
Come dicevo prima, non sono io la creativa di questo piccolo team. L’intreccio base e l’anima dei personaggi sono tutto merito di Andrea, che ha saputo far nascere suggestioni importanti. Credo si possa dire che il mio intervento sia stato quello di dare colore e ordine al lavoro; mi sono impegnata affinché non ci fossero salti logici, o personaggi sacrificati a favore di altri.
R: Andrea
Ho fatto leggere il libro a Serena, una sera che era venuta a cena a casa mia con la sua famiglia. Ero emozionato, perché facevo leggere il mio racconto a una persona competente in editing. Quando mi ha detto che il racconto le piaceva, le ho chiesto di aiutarmi a renderlo ancora più bello… e ora stiamo affrontando questa avventura insieme.
D: Nella fase creativa avete curato ognuno diversi aspetti dell’opera?
R: Serena
L’amicizia che ci lega ci ha impedito di scavalcarci ed essere irrispettosi l’uno nei confronti del lavoro dell’altro. Andrea mi ha sottoposto uno scritto, non solo un abbozzo ma quello che lui riteneva potesse essere un libro fatto e finito. Me lo ha consegnato lasciandomi libertà totale di intervento, e io ne ho approfittato, lasciandomi coinvolgere dalla storia di ogni figura presente, e dando spazio a ognuna. Inoltre, come era ovvio facessi, sono intervenuta con un editing che ha fatto ulteriormente emergere l’avvincente storia che mi era stata proposta. Solo a questo punto un lungo labor limae ci ha visti contemporaneamente impegnati, a tratti scambiandoci anche i ruoli.
R:Andrea
Serena è una persona intelligente. Non confonde l’amicizia col lavoro, pertanto le ho lasciato totale libertà nella correzione o modifica del testo. Abbiamo passato sere e notti a confrontarci… mi sono proprio divertito.
D: Perché la scelta di ambientare la storia in Nord America?
R: Serena/Andrea
Nel testo “Maledetto istinto” non facciamo riferimento ad alcun luogo specifico; si può dedurre sia ambientato negli Stati Uniti e non nel Regno Unito solo per il fatto che la valuta utilizzata è il dollaro; non ci interessava inquadrare la nostra storia in un luogo o in un tempo particolare. Volevamo che i nostri personaggi non avessero alcun aiuto tecnologico su cui far affidamento. Ben altro genere di aiuto è presente nel testo!
D: Un giallo con la componente fantasy, scelta premeditata o come altre volte accade il contenuto fantasy riesce a liberare meglio la creatività da alcuni vincoli narrativi che inevitabilmente ci sono in fase di scrittura?
R: Andrea
Ho pensato a una storia strana, particolare, che mi permettesse di giocare con il lettore, dove i protagonisti hanno caratteristiche al di fuori degli schemi logici. Per rispondere in modo approfondito occorre prima leggere il libro, altrimenti rischio di svelarne i contenuti.
D: È il vostro primo libro scritto insieme?
R: Serena
Sì, ma abbiamo intenzione di continuare la nostra avventura insieme. Ci sono già molti progetti in cantiere.
R: Andrea
Si, è la nostra prima esperienza. Abbiamo altre idee che vorremmo concretizzare a breve.
D: Il vostro libro ricalca ovviamente un genere letterario specifico, tuttavia secondo voi qual è la parte di originalità nella storia o nei personaggi?
R: Serena
Come redattrice mi piace pensare che spesso la storia, l’intreccio, sia solo un pretesto per poter scrivere, per poter dar corpo a fantasie e cercare di farlo nel miglior modo possibile. Il cuore dei libri, e anche di questo, è lo spessore con cui si riesce a descrivere i protagonisti della storia, il mondo che li circonda ottenendo così non solo una lettura piacevole ma coinvolgente, appassionata. Quel che intendo dire è che l’originalità non è il solo aspetto da considerare quando si valuta un romanzo. Nel nostro, in particolare, poche parole sono bastate ad Andrea per rendere indispensabili alcuni personaggi; l’ambientazione, le suggestioni proposte e i paesaggi nei quali sono ambientate le varie fasi della storia appaiono talvolta familiari ma non per questo meno interessanti; inoltre le indagini del nostro protagonista, investigatore dai tanti successi, non seguono davvero un percorso scontato.
R: Andrea
L’originalità sta nel racconto stesso, la cui lettura incuriosisce il lettore a leggere la pagina successiva. I personaggi si confondono tra loro in modo fluido e la storia ha un finale inaspettato.
D: Nello sviluppo dell’opera vi siete ispirati a scrittori che amate?
R: Andrea
Si. Mi è piaciuto molto “Invasione anno zero” di Harry Turtledove. Parla del secondo conflitto mondiale interrotto da una invasione aliena, in cui le forze dell’asse si uniscono agli alleati per contrastare il nemico comune extraterrestre. La componente fantasy si sposa bene con la componente reale e il risultato è un racconto fantastico.
D: Cos’è per voi scrivere?
R: Andrea
Divertimento, puro divertimento. Quando scrivo non penso, le dita si muovono sulla tastiera e trasformano i miei sogni in lettere, parole, pagine. Sono incuriosito dai miei personaggi e voglio sapere dove mi condurranno.
Quando ho terminato di scrivere “Maledetto istinto” ero un po’ dispiaciuto in quanto non avevo più modo di sentire i miei personaggi intorno a me e di vivere le loro storie
D: Quali sono i vostri generi letterari preferiti?
R: Serena
Adoro le biografie e i romanzi storici. Ho avuto l’occasione, lavorando a un cortometraggio un anno fa, di leggere alcune sceneggiature di vario genere. Mi si è svelato un mondo nuovo che vorrei conoscere meglio. Nei miei sogni più bizzarri il nostro libro, ricco di immagini chiare e ben descritte, lo vedrei benissimo trasformato in una sceneggiatura! Rimane il fatto che scrivere, leggere, editare sono cose molto diverse le une dalle altre.
R: Andrea
Mi piace leggere i fantasy di Harry Turtledove, Christian Jacq; la fantascienza (serie Urania), ma anche altri generi di scrittori come: Isabele Allende, Gabriel Garcia Marquez. In realtà mi piace leggere qualsiasi cosa mi incuriosisca.
D: Sarai con altri autori della Aster Academy al Salone del Libro di Torino, due parole sull’importanza di questo grande appuntamento editoriale.
R: Serena
Quando ho saputo che avremmo visto la nostra copertina tra quelle presenti al Salone del Libro quasi non ci potevo credere! Come per tutti, l’occasione di avere una tale vetrina nella quale proporre il nostro lavoro è emozionante, e cercheremo di sfruttarla al meglio per accumulare esperienza, idee, conoscenze. Per tanti anni mi sono recata al Lingotto per partecipare a questo evento come visitatrice, come lettrice; quest’anno sarà la mia prima volta come parte attiva, in qualche modo coinvolta in prima persona e vederci affiancati ad autori già famosi, con un loro pubblico di lettori fedeli mi fa sognare un futuro simile per il nostro libro e per quelli che verranno.
R: Andrea
È una ottima opportunità per chi come noi desidera farsi conoscere. Scrivere un libro comporta costi in termini di tempo e denaro e mettersi a confronto con altri scrittori, e speriamo tanti lettori, è per noi una opportunità di crescita professionale e umana.
Con l’occasione desidero ringraziare la Aster Academy, perché ci ha seguiti in modo attento e scrupoloso in questo nostro cammino.
“Maledetto Istinto” di Quarto Mani
lo trovi al Salone Internazionale del Libro di Torino
Padiglione 1 Stand D64
www.asteracademy.blogspot.com