MASSIMO PARACCHINI – PREMIO INTERNAZIONALE TIEPOLO
A MILANO
E’ un evento di rilevanza internazionale, un esclusivo riconoscimento che viene assegnato annualmente ad importanti esponenti del mondo dell’arte e della cultura, che si sono distinti con la loro attività, valorizzando l’ arte Italiana contemporanea. Il prestigioso riconoscimento (pregiata targa personalizzata e pubblicazione sul catalogo “Premio Internazionale Tiepolo Arte Milano” ) è stato assegnato a Massimo Paracchini il 21 Aprile 2016 in occasione della cerimonia di premiazione che si è tenuta a Milano nella sala Leopoldo Pirelli dello storico e famoso Palazzo Clerici. Il palazzo, situato nel cuore del capoluogo Lombardo, è considerato per la ricchezza e la bellezza dei suoi interni una sorta di Versailles milanese. Ricco di storia, è tra le abitazioni private più fastose del periodo Asburgico e al suo interno ospita la sede italiana della Christie’s (la casa d’aste più importante e antica al mondo) e la famosa Galleria del Tiepolo, risultato dell’armonia tra le varie forme d’arte. In occasione dell’evento vi è stata la video esposizione dell’opera di Massimo Paracchini che è stata selezionata dalla giuria. Ospite d’onore è stato il curatore artistico e maestro Jose Van Roy Dalì, figlio del grande e famoso maestro Salvador Dalì. Tra le personalità presenti si annoverano il critico d’arte Serena Carlino, il consulente artistico editoriale Rino Lucia, il consulente artistico Francesco Saverio Russo, il critico d’arte Salvatore Russo e l’Editore Sandro Serradifalco. Il premio conferito avrà una comunicazione a livello internazionale sia grazie al catalogo “Premio Internazionale Tiepolo Arte Milano” sia grazie alla pubblicazione sulla rivista Effetto Arte entrambi consultabili e visionabili in tutto il mondo grazie alla piattaforma web Calamèo ( http://www.calameo.com/read/00467118463316e41236e) e alla App scaricabile su tablet e smartphone, attraverso gli store di Apple e Google.
OPERA PREMIATA AL PREMIO INTERNAZIONALE TIEPOLO
Autore : Massimo Paracchini
Transatomizzazione in Free Sprinkling Overflowing e Sparkling di cavalli scalpitanti nei flussi di energia iperdimensionale dell’Universo.
Olio su tavola 110 x 80
Attraverso il Free Sprinkling Overflowing e Sparkling si può arrivare anche alla fase della disgregazione cosmica iperdimensionale di qualsiasi mondo arcadico – euclideo, con un kromometamorfismo alchemico e orfico dove non hanno più importanza i minuti, le ore e i giorni del vivere quotidiano, ma tutto nell’opera è come sospeso, cristallizzato, quasi eternizzato. Da qui il passo è breve per giungere alla fase finale che è quella del dissolvimento dell’immagine nel Kaos primordiale da cui tutto ha avuto origine, compresi il tempo e lo spazio.
L’artista dovrà cogliere in ogni opera tutte le vibrazioni dinamiche di un Universo oscillante in continua krometamorfosi alchemica, superando le classiche leggi di uno spazio arcadico – euclideo dalle tre dimensioni per raggiungere, attraverso una geometria globale iperellittica e iperdimensionale, una dimensione totalmente nuova, atemporale, infinita, eterna, cosmica in cui la materia è sul punto di transatomizzarsi nei puri flussi ondeggianti di energia kromatica come era all’inizio nel Kaos primordiale quando tutto ha avuto origine da un’onda adimensionale di energia fluente e vibrante.
Da “Eidetica trascendentale dell’arte” di Massimo Paracchini
COMMENTO DELL’OPERA
L’immagine viene come trasmutata in una pura visione, smaterializzata dall’artista nell’intento di superare la semplice rappresentazione arcadica della realtà, tramite un processo alchemico di krometamorfosi dinamica attraverso la tecnica del Free Sprinkling Overflowing e Sparkling, cioè una magica e libera aspersione di colore e con l’applicazione di un geometria iperellittica e iperdimensionale che indica il superamento di uno spazio euclideo dalle classiche tre dimensioni e il raggiungimento di una nuova dimensione atemporale, infinita, eterna, cosmica in cui la materia è sul punto di trasformarsi nei puri flussi di energia kromatica secondo un processo che viene definito dall’artista “Transatomismo cromatico primordiale” dove proprio tutto ha avuto origine da un’onda di luce fluente e vibrante di pura energia come nel Kaos primordiale.
Sito web: www.massimoparacchini.it
www.affordableartpoint.com/art/298/paracchini
www.bebopart.com/it/artista/493-Massimo-Paracchini
www.linkiostro.org/massimo-paracchini.html www.youtube.com/watch?v=wzg8WPPn46g
www.vercelliweb.tv/massimo-paracchini-espone-allarca
E-mail: massimo.paracchini@libero.it
Qualifica: inizialmente pittore neofigurativo tendente all’espressionismo, al cubismo, al futurismo e al concettuale.
Teorizza: il “Free Sprinkling Alchemico Cosmico”, il“Transfuturismo eidetico e visionario”, il “Transatomismo cromatico primordiale”, le “Interferenze del pensiero e dell’anima” la “Geometria iperellittica e iperdimensionale”, il “Free Sprinkling Overflowing e Sparkling”,il” Wavelike Lightning”, il“Krometamorfismo alchemico, dinamico e orfico”,la “Frantumazione cromatica dello spazio alchemico”, “L’energheia kromatica”, il “Kronometamorfismo alchemico, cosmico e orfico”.
Formazione: laureato in lettere moderne (indirizzo artistico) con Andreina Griseri, allievo del Prof. F. G. Rinone.
Soggetti: animali, figure, fiori, nature morte, paesaggi, ritratti, astratti.
Tecniche: acrilico, olio, tecnica mista, tempera.
Concorsi: nel 1977/78/79/80 ha partecipato, a Vercelli, al concorso “Il Gabbiano”, ottenendo varie coppe e medaglie. Nel 2014 presso Studio D’Arte 256 a Vercelli vince il 1°premio di pittura (memorial Pierino Monfrinotti). Nel 2016 consegue il “Premio Internazionale Tiepolo” nella sala Leopoldo Pirelli dello storico e famoso Palazzo Clerici a Milano.
Mostre: Alice Castello, Arona, Biella, Borgomanero, Casale, Ferrara, Marcon, Milano, Noli, Novara, Omegna, Piacenza, Prarolo, Santhià, Savona, Varallo, Varazze, Venezia, Vercelli.
Attualmente è in esposizione presso Orler Affordable Art Point (canale 78, Sky 918 e Style Channel) www.affordableartpoint.com/art/298/paracchini_massimo.htm
E’inserito nel marketplace dell’arte BebopArt diretto da Vittorio Sgarbi (www.bebopart.com/it/artista/493-Massimo-Paracchini).
E’ inserito nel sito: www.linkiostro.org/massimo-paracchini.html
E’ in permanenza presso la Galleria Nelson Cornici di Vercelli, la Galleria Noli Arte di Noli (SV) e Orler Affordable Art Point di Marcon (VE).
Critici: citato dalla Stampa specializzata; testimonianze di: S. Russo, S. Serradifalco, T. Tamburi, M. Della Torre, D. Geido C. Rosso, A. Odone, R. Filippi, G. Prassi, C. Contato, Di Tano Stefano e altri. Presente nei più prestigiosi annuari e cataloghi d’arte moderna e contemporanea.
MICHELE CATALANO
L’ispirazione artistica di Massimo Paracchini parte da molto lontano, dalla consapevolezza di una essenza primordiale e trascendentale, dalla ricerca spasmodica di una verità assoluta, dal continuo interagire della dimensione cosmica con quella interiore. Il suo bagaglio culturale e la sua profonda capacità speculativa lo portano ad esprimersi artisticamente in termini “eidetici”, cioè con una forma di linguaggio che approfondisce quello che in psicologia rappresenta la capacità, propria soprattutto della fanciullezza, di ritenere e tradurre in immagini nitide e particolareggiate le impressioni visive, acustiche e sensoriali percepite.
Ma quali sono gli strumenti che l’artista utilizza per raccontare il suo orizzonte interiore e tendere verso gli ultimi confini della realtà mirando a rappresentare quel “Qualcosa di oltre” che pare essere al centro della sua ricerca artistica?.
L’artista vuole “valicare i limiti del dato e del noto ”, e lo fa traendo spunto e ispirazione dalla natura con le sue luci affascinanti e sempre diverse, dai paesaggi suggestivi dell’amata Liguria, cogliendo nella loro essenza più intima eteree figure femminili, trasmettendo il dinamismo della volata dei ciclisti in vista del traguardo o dei cavalli al galoppo sfrenato, analizzando le atmosfere misteriose del carnevale veneziano, percorrendo assorto le vie e le piazze della sua città.
Massimo Paracchini esprime in questo modo opere ricche di suggestione, descrizioni evocative, composizioni visionarie dalle cromie a tinte forti, animate da “flussi di energia cromatica” di spiccata impronta espressionista: pennellate larghe, prospettive irreali, circonvoluzioni cosmiche, spirali che si espandono e si ripiegano su se stesse danno vita ad una pittura in grado di “trasmutare ogni semplice immagine in pura visione metafisica e cosmica” sconvolgendo ogni ordine e regola.
L’Artista, colpito e affascinato dal fremito d’ali di un cigno che spruzza tutt’intorno minute goccioline liquide, intuisce il vigore espressivo dello sprinkling, cioè dell’aspersione del colore che agisce liberamente sulla superficie dell’opera già autonomamente compiuta, in modo “immediato, deciso, graffiante a volte distruttivo”, in una interpretazione libera e liberatoria di action painting che coinvolge l’artista in una gestualità intensa che genera energia nuova e trova nei colori brillanti e nei riflessi metallici dello sparkling (luccicante, spumeggiante), il definitivo compimento della rappresentazione. Un processo creativo che si spinge, a volte, fino al parossismo dell’Overflowing, in un processo di profonda rielaborazione dell’opera in cui l’azione ha il sopravvento sulla rappresentazione, e che diviene la cifra caratterizzante dell’opera di Massimo Paracchini riconducendo il soggetto ad un ruolo comprimario, quasi marginale, e lasciando campo libero alla libertà creatività dell’Artista.
In ultima analisi, si può dire che Massimo Paracchini esprima tutte le proprie emozioni interiori e psicologiche, non solo quelle sensoriali ottiche, celebrando il trionfo del pensiero sullo sguardo, persuaso, come egli stesso afferma, che “Dipingere è conoscere il mondo e interpretarlo, non solo per rappresentarlo così com’è, ma per trasfigurarlo, per analizzarlo in tutte le sue componenti. Andare sempre alla ricerca dell’essenza delle cose e scoprire in ogni oggetto la forza del colore e di tutte le sue infinite variazioni…… Creare immagini senza che abbiano necessariamente un rapporto diretto con la natura, ma far emergere, a volte, dal profondo, i moti convulsi dell’anima e della propria immaginazione ed esprimerli con un’esplosione di colore, con l’energia del tratto e della linea come segno di liberazione…. solo con la ricerca e il lavoro costante si possono scoprire nuove strade da percorrere o nuovi orizzonti da svelare: l’arte è un fiore di inestimabile valore dai mille petali”.
Michele Catalano – Aprile 2016