San Gimignano (Toscana) 12 maggio 2014

Massimo Pietroni, M5S, si presenta

Intervista di giorgio mancini

SAN GIMIGNANO – Il giovane candidato a sindaco Massimo Pietroni, che si presenta per il Movimento 5 Stelle, illustra le linee guida proposte dal suo gruppo.

“I nostri candidati – esordisce – devono essere incensurati, non devono avere tessere di partito, non fare politica di professione, non devono mai essere stati eletti prima da nessuna parte e, ancora, faranno, al massimo, due mandati in politica in tutta la loro vita”.

Le vostre proposte come nascono?

“Siamo un gruppo di attivisti creatosi nell’estate del 2013, siamo semplici cittadini accomunati dalla convinzione che l’unica forma di democrazia accettabile è quella dal basso e proprio per questa nostra caratteristica il primo passo per noi è stato quello di confrontarci con i nostri concittadini”.

La vostra linea politica come è stata decisa?

“La linea non viene calata dall’alto, ma è frutto di una puntuale raccolta di quello che ci suggerisce chi ci sostiene e chi ci critica, perché spesso è proprio dalle critiche che si cresce.
Abbiamo costituito gruppi di studio per approfondire ogni situazione, vagliando pregi e difetti delle varie soluzioni normative, cercando di formulare le nostre proposte il più possibile aderenti alle necessità della popolazione.
La nostra è una Rivoluzione Culturale che deve portare tutti ad una maggiore consapevolezza dei propri diritti e doveri all’interno di una Democrazia evoluta”.

Ma, in pratica?

“Noi riteniamo sia necessario avviare processi deliberativi popolari, per aiutare gli amministratori nel prendere decisioni più equilibrate. Si tratta di norme in linea col principio elementare della democrazia, idonee per introdurre equità e giustizia sociale al fine di consentire ai cittadini di decidere, dove e come destinare risorse della comunità.
Molti studi affermano che una componente importante della felicità delle comunità, passa attraverso la partecipazione popolare diretta.
Senza trasparenza non ci può essere una cittadinanza informata e consapevole e, quindi, capace di esprimere la sua volontà in maniera costruttiva ed indipendente”.

Questo gazebo è per raccogliere consensi, invitare i cittadini a votarvi e, magari, dare un contributo anche economico?

“Non siamo qui per chiedere voti, ma per rendere la politica il centro di partecipazione sul quale la comunità si sviluppa, senza doppi interessi e senza false promesse”.