La parola diorama deriva dal greco ed è composta da διά “attraverso” e ὅραμα “veduta”, intesa come panorama.
Molto probabilmente, i più antichi diorami conosciuti sono quelli conservati presso il Museo di Storia Naturale e del Territorio di Calci (Pisa): erano stati realizzati nella prima metà dell’Ottocento. Sono i primi esempi di ricostruzioni tridimensionali tra animali e ambienti. All’epoca, i più importanti musei europei ritennero queste interazioni di insuperabile qualità.
L’utilizzo più diffuso dei diorami è quello per uso tecnico, ingegneristico ed architettonico.
In ambito modellistico, la varietà di diorami realizzabili, con ambientazioni in scala, è illimitata, e
vengono riprodotti scenari reali o immaginari nei quali inserire ogni tipo di soggetto: dal fermodellismo ai campi di battaglia. Anche lo stesso presepe può essere considerato un diorama.
Matteo Innocenti, che lo abbiamo presentato, in un precedente articolo sulla pagina di SangiPRESS del periodico Ex-Libris, come collezionista del “passaggio” della guerra, fin da piccolo ha curato la passione del modellismo, utilizzando, inizialmente, kit già pre-assemblati di soldatini e mezzi militari. Successivamente, come ci racconta lui stesso, ha cominciato a realizzare piccoli scenari di guerra, dallo sbarco in Normandia, alla conquista di Berlino. “Poi ho provato a spingermi oltre- racconta sempre Matteo Innocenti (nella foto) – e mi impegnai nel progetto del ponte ferroviario della Montagnola (a Pontedera ndr) realizzato fedelmente in scala 1:87. Nel giro di 3 mesi, compiendo diversi sopralluoghi sul posto per prendere le misure e per effettuare più foto possibili, ci riuscii. L’idea del ponte riuscì bene. Nel 2014, ho realizzato, poi, una parte dell’hangar dell’Avio Superficie di Capannoli (Pisa) con l’aereo Pilatus Porter, con i “mini” paracadutisti pronti ad imbarcarsi. Sempre lo scorso anno – racconta sempre Innocenti – decisi di realizzare la passerella delle scuole (che attraversa a Pontedera il fiume Era, luogo di passaggio di molte generazioni di studenti per raggiungere il villaggio scolastico ndr).
Il plastico è realizzato in scala 1:72 ed è interamente auto-costruito. Per la passerella ho impiegato circa 4 mesi di lavoro a “scappa-tempo”, dopo cena. Sono riuscito a trovare il RAL esatto per colorare la finta struttura in acciaio. La passerella in cemento è realizzata in balsa (legno per modellismo navale e aereo) cosparsa di gesso, colorata con acrilico e invecchiata con l’uso di colori ad olio. Le sponde della passerella sono realizzate con polistirolo espanso opportunamente lavorato e rifinito. L’acqua è un prodotto bicomponente che si trova nei negozi di modellismo”.
Marco Innocenti vive a Pontedera, ha lavorato per circa 10 anni nell’edilizia e, attualmente, nel settore assicurativo. Appassionato di volo ed aerei, ha il brevetto di pilota di ultraleggero. Racconta che gli piacerebbe che la sua passione per i diorami diventasse un vero e proprio lavoro, ma è consapevole che non è facile. “Perciò mi accontento – conclude Matteo – che rimanga soltanto una passione, una bellissima passione che potrò curare tutte le volte che vorrò realizzare un nuovo progetto”.
giorgio mancini
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Matteo, dal modellismo al diorama
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