Dopo la celebrazione della Santa Messa di Natale, un deciso appello alla pace ha preceduto la benedizione del Papa Francesco in una Piazza S. Pietro gremita di pellegrini giunti da ogni parte del mondo. Nel suo lungo elenco, ha voluto toccare ogni Stato del mondo in cui ancora sono presenti conflitti di guerra, iniziando dalla Siria, attraversando ogni continente dove i bambini, ha detto, “non hanno in mano i giocattoli ma le armi”. Rivolgendosi ai bambini, infatti, ha poi detto che “il Natale è nei bimbi sotto le bombe e nei barconi, mentre il mondo è ostaggio della mondanità”.
Il fulcro del suo discorso è stato rivolto alla nascita di Gesù bambino: «Il potere» di Gesù bambino, ha spiegato Francesco, «non è il potere di questo mondo, basato sulla forza e sulla ricchezza, ma è il potere dell’amore. È il potere che ha creato il cielo e la terra, che dà vita a ogni creatura: ai minerali, alle piante, agli animali; è la forza che attrae l’uomo e la donna e fa di loro una sola carne, una sola esistenza; è il potere che rigenera la vita, che perdona le colpe, riconcilia i nemici, trasforma il male in bene. È il potere di Dio. Questo potere dell’amore ha portato Gesù Cristo a spogliarsi della sua gloria e a farsi uomo; e lo condurrà a dare la vita sulla croce e a risorgere dai morti. È il potere del servizio, che instaura nel mondo il regno di Dio, regno di giustizia e di pace». Per questo, ha aggiunto, «la nascita di Gesù è accompagnata dal canto degli angeli che annunciano: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama”. Oggi questo annuncio percorre tutta la terra e vuole raggiungere tutti i popoli, specialmente quelli feriti dalla guerra e da aspri conflitti e che sentono più forte il desiderio della pace».
Nei vari passaggi del suo discorso, ha poi rivolto il suo pensiero alle vittime del terrorismo che ancora in questi giorni ha insanguinato l’Europa. “Pace per chi ha perso una persona cara a causa di efferati atti di terrorismo, che hanno seminato paura e morte nel cuore di tanti Paesi e città”. Quindi si è rivolto ad ogni uomo e donna. “Pace sulla terra a tutti gli uomini di buona volontà, che ogni giorno lavorano, con discrezione e pazienza, in famiglia e nella società per costruire un mondo più umano e più giusto, sostenuti dalla convinzione che solo con la pace c’è la possibilità di un futuro più prospero per tutti”, ha concluso Papa Francesco prima della benedizione “Urbi et Orbi” inviata in tutto in mondo attraverso la radio, la televisione ed internet.
La rassegna fotografica è frutto della selezione delle immagini trasmesse da Rai Uno.
A tutti gli amici di Youreporter giungano i migliori auguri di un buon Natale 2016.
Messaggio di pace Papa Francesco e benedizione Urbi et Orbi
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