MIA NONNA MATERNA
Mia nonna
ebbe due mariti e tanti figli.
La Legge la barricò in casa
con chiodi e tavole
quando il vaiolo
le tolse
il suo primo uomo.
Resuscitò spaccando la tomba,
ma fuori anche le formiche
erano sparite;
implorò il vento
perchè l’aiutasse a seppellire,
magari con la sua pelle.
Ogni attimo ha portato
raggrinzito sulla sua fronte,
scolpito nelle ossa e nella
memoria
dove il sole ha faticato
ad arrivare.
I suoi lunghi anni
furono martellate
con mazzuoli d’acciaio,
ma le sue carezze
girano ancora
per il mondo.
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Aniello Iacono (1870-1901) fu il primo marito e l’unico grande amore
di mia nonna materna Vincenza Matarese (1871-1959) , che aveva sposato
all’età di 19 anni.
Nel 1901 vi fu una funesta epidemia di vaiolo nell’Isola d’Ischia che
ebbe il punto più elevato di mortalità nel maggio di quell’anno .
A seguito di una disposizione sanitaria,le persone contagiate veniva=
no barricate in casa per evitare il diffondersi del morbo.
Nei giorni di maggiore emergenza qualche famiglia venne dimenticata
senza cibo e senza assistenza.
Vincenza Matarese , abbandonata assieme al marito , che aveva contrat=
to il vaiolo , e sigillata nella sua abitazione di Forio in Via Aiemita ,
si trovò all’improvviso con Aniello morto tra le braccia , senza che nes=
suno udiva le sue invocazioni di aiuto.
Con la forza della disperazione riuscì a spaccare la porta che immet=
teva sulla strada e a strappare i relativi sigilli . Corse come una forsen=
nata in cerca di soccorsi e , forse , molto di piu’ , in cerca di consolazione.
NINO D’AMBRA (1983)
(Dalla raccolta di poesie “Momenti Segreti”, pubblicata nel 2011).