La cronaca: mattina di Natale a Largo Spadolini, Stazione Tiburtina. Nel sito ‘clandestino’ in cui i volontari di Baobab Experience si trovano costretti ad ‘operare’ dopo gli sgomberi, ci sono stati, nelle ultime ore, 16 nuovi arrivi, tutti minori, malvestiti ( alcuni con ai piedi solo ciabatte..). Scatta la solidarietà del Baobab. Per questi ragazzi vengono cercati subito abiti e calzature. Uno di loro, somalo, 16 anni, qualche problema di salute ( dopo l’attraversamento di mezza Africa, permanenza in Libia, traversata del Mediterraneo, percorso dalla Sicilia sino a Roma), il destino è dormire a terra. Roma, quella delle ‘Istituzioni’, per lui e per gli altri nuovi arrivati, non c’è. ‘Narrano le Cronache’ che Virginia, ieri sera si sia commossa fino alle lacrime presso un centro Caritas di Roma. “Nessuno resterà indietro’ pare che abbia affermato. Indietro? Bizzarro concetto: il fatto che qualcuno dormirà a terra, con ZERO gradi di temperatura lo aveva preso in esame? Toccherà ancora una volta ai volontari di Baobab Experience prendersi cura dell’emergenza, Virginia sta piangendo. E così tra lacrime ( di coccodrillo?) da una parte, panini, banane e crackers, accompagnati da qualche fetta di panettone e thè caldo , dall’altra, passa anche questa mattinata del Natale 2016. Peccato che sulla maggior parte dei ‘media’ siano passate solo le ‘lacrime di Virginia’: dopo quelle della Madonna di Civitavecchia, non ne sentivamo il bisogno. Auguri
Migranti Roma: a Natale Baobab c’è, Virginia no, piange (F)
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