Roma (Lazio) 25 ottobre 2016

Migranti, sotto accusa la comandante-eroina:

Catia Pellegrino, primo comandante donna della marina militare, è stata iscritta nel registro degli indagati per omicidio colposo e omissione di soccorso. L’eroina diventata simbolo dei salvataggi dei migranti in mare, tanto che a lei è stato dedicato anche il docufilm “La scelta di Catia”, deve rispondere di un ritardo di 4 ore in un salvataggio del 2013 che sarebbe costato la vita a 286 persone.a denuncia è partita da Mohammad Jammo, medico primario di un ospedale di Aleppo, che nella traversata ha perso due figli. Le indagini sono partite da Agrigento per poi passare a Palermo e approdare infine a Roma, dove due settimane fa il comandante Pellegrino è stato convocato per raccontare la propria versione dell’accaduto. Secondo Jammo la prima telefonata di richiesta soccorsi da parte del peschereggio partì alle 11 del mattino, mentre il naufragio è avvenuto intorno alle 18. Il punto è che di questa chiamata negli archivi della Marina non vi è traccia. La prima registrata è delle 12.26, quando la richiesta di aiuto viene presa in carico e passata alle autorità maltesi. E qui probabilmente c’è la perdita di tempo fatale. Un rimpallo di competenze tra La Valletta e l’Italia che porta a far partire le operazioni di salvataggio quando ormai è troppo tardi.