Modena, il Mef fa già la… “muf….”

La storica casa del Drake è da restaurare, “contagiata” da vaste infiltrazioni di umidità che risalgono dal sottosuolo. Il direttore Antonio Ghini: “L’intervento tocca alla Fondazione Mef. Con Politecnica cerchiamo di affrontare il problema”. Dall’anno scorso incremento del 40% dei visitatori.

di Stefano Luppi

MODENA. «La casa è vecchia, dunque qualche problema è inevitabile, ma è evidente che la ristrutturazione non deve essere stata delle migliori. Gli interni sono perfettamente antisismici, mentre i muri esterni sono danneggiati come si vede».

A parlare è il dottor Bianchi, proprietario della Casa Natale di Enzo Ferrari che commenta la presenza sulle pareti della dimora oggi parte del Mef delle classiche efflorescenze bianche causate dall’umidità. Sono molte e sono molto evidenti, come da giorni molti illustrano sui social network: è certo un problema risolvibile, come dice il direttore del Mef Antonio Ghini, ma certo le dimensioni che ha raggiunto il fenomeno non sono un bene visto che parliamo di uno dei principali biglietti da visita del turismo modenese com’è la struttura di via Paolo Ferrari.

“IL LAVORO E’ STATO INSUFFICIENTE”. «Evidentemente – conclude Bianchi – non siamo davanti a un lavoro sufficiente di un problema che comunque c’è da sempre. Ora non so che accadrà ancora la Fondazione Mefnon mi ha detto nulla».
Al museo però non sottovalutano il problema anche se forse ora, nel momento di maggior presenza del turismo com’è agosto, occorrerà decidere come affrontarlo. «Si tratta – spiega il direttore del Mef Antonio Ghini – di lavori che competono alla Fondazione Mef e io ne ho parlato nei giorni scorsi quando ho incontrato il nuovo presidente della Fondazione, l’avvocato Fabrizio Corsini.

È vero, questo problema delle efflorescenze biancastre c’è da sempre perché dal sottosuolo sale umidità: però già da tempo con Politecnica abbiamo messo in campo delle soluzioni che hanno attenuato il fenomeno.

Come si vede, infatti, nella parte di collegamento tra muro e terra si è attenuato. Resta il problema dell’altra parte, ma è segno che il metodo funziona, come ci hanno detto gli specialisti. Per l’intervento definitivo però non basterà ridipingere, ma interverremo a breve perché l’umidità è micidiale».

QUI E’ NATO IL DRAKE. Un peccato trovare in questo stato i muri della casa dove il Drake è nato nel 1898 perché questo è ormai di gran lunga il museo più visitato di Modena e dopo il suo “gemello” di Maranello, è anche uno dei più visti nell’intera Emilia Romagna. «Questi sono gli aspetti che competono a me – conclude Antonio Ghini che dirige Maranello oltre al Mef – e devo dire che siamo felici di come stanno andando le cose sul fronte visite. Lo scorso anno abbiamo totalizzato 91mila visite, mentre quest’anno a dicembre senz’altro supereremo la cifra. Facendo un contro con l’agosto 2014 siamo a un più 40%».

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