Siena (Toscana) 25 gennaio 2016

Morti con la disperazione della solitudine

Due notizie tragiche, di questo ultimo fine settimana, ma di quelle che non finiscono sulle prime pagine dei giornali, mi hanno fortemente colpito (una volta tanto il giornalista si personalizza – ndr).
Una è avvenuta nel centro di Pisa, l’altra, nella centralissima Siena. Tutte e due, questa la prima cosa che fa pensare, sono fatti tragici, avvenuti, proprio, nella acculturata e sensibile Toscana.
La seconda impressione che si avverte, anche se i fatti e le persone sembrerebbero lontane anni luce, è il motivo “reale” delle due morti: la disperazione della solitudine.
Quella di un sacerdote (63 anni) che si impicca e quella di uno sconosciuto (46 anni) che muore di freddo per strada. La nuda cronaca acquista minore importanza.
Il prelato è stato trovato nella sua canonica da una suora della parrocchia di Santa Marta a Pisa, dove si era ucciso impiccandosi al soffitto del locale.
Il senzatetto italiano, invece, è morto al freddo, in pieno centro a Siena, in un portone di via San Pietro.
I due fatti fanno riflettere moltissimo sulla solitudine nella quale si sono trovati questi due uomini per morire così.
giorgio mancini
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