Reggio Calabria (Calabria) 17 marzo 2018

Motta, plessi scolastici e edifici pubblici insicuri

Nel territorio di Motta San Giovanni, la salute e l’incolumità dei cittadini, soprattutto dei nostri bambini, non sono tutelati dalle Istituzioni competenti come si dovrebbe.
“Le scuole insicure devono essere chiuse su iniziativa degli insegnanti responsabili della sicurezza, a dirlo e la Suprema Corte di Cassazione”.
Non ci sono somme di denaro che possono risarcire un genitore per la perdita di un figlio e le lacrime e le passerelle degli Amministratori e dei politici nei casi di eventi tragici certamente non possono consolare.
Si continua a sottovalutare i potenziali pericoli da noi segnalati, riguardanti scuole ed edifici pubblici nel nostro territorio e con riferimento alla palestra della scuola Media di Motta San Giovanni, da qualche giorno, dopo aver esposto per molto tempo i ragazzi a potenziale pericolo, determinato dalle pericolose infiltrazioni di acqua piovana, peraltro da noi da tempo segnalate, risulterebbe chiusa per inagibilità.
In merito dobbiamo evidenziare che: con nota del 13 aprile 2017 diretta alla Dirigente scolastica dell’I.C. di Motta San Giovanni chiedevamo notizie in merito alla palestra che verosimilmente ci risultava chiusa per inagibilità, infiltrazioni acqua piovana dal tetto e da tempo agli alunni non veniva consentita attività motoria (educazione fisica).
Con successiva richiesta del 13 maggio 2017 si sollecitava la risposta annche in considerazione che ci sarebbero stati dei cedimenti del tetto o controsoffitto e che tali elementi il Comune di Motta San Giovanni avrebbe eseguito dei lavori, con preghiera di fornire notizie concrete su collaudi e certificazioni rilasciati dal Comune di Motta San Giovanni. Nessuna risposta, né smentita è pervenuta. Vi è di più. A seguito di richiesta di accesso alla documentazione amministrativa, inoltrata al Comune di Motta SG in data 6 febbraio 2017, ai sensi della legge n.241/90 e s.m.i. – riguardante la sicurezza delle scuole del nostro Comune, compreso la documentazione riferita alla Palestra in questione, concernente anche i lavori eseguiti durante i primi mesi dello scorso anno presso detta struttura, in tale sede visionando il relativo fascicolo si riscontrava che la documentazione riguardante i lavori eseguiti era mancante. Al riguardo il funzionario comunale si riservava di inviarla a breve termine. Stante il notevole decorso temporale e i solleciti da noi inoltrati, ancora non è pervenuto quanto richiesto.

In conclusione i lavori sono stati fatti ma le pericolose infiltrazione di acqua continuerebbero a causare l’ammaloramento della struttura. Sono anni che assistiamo a un girare a vuoto di carte che produce soltanto perdite di tempo. Noi di tempo ce ne abbiamo, non sappiamo però se gli edifici ne hanno ancora (di tempo) per non crollare.
Ci conforta il fatto che l’Autorità Giudiziaria prende in considerazione le nostre segnalazioni e dispone l’accertamento dei fatti segnalati, riscontrando in alcuni casi, in altri ancora in corso di accertamento, mancanza di accatastamento, colludo e agibilità di alcuni edifici pubblici, ma i tempi della giustizia sono fisiologicamente lunghi e la situazione richiede l’adozione di provvedimenti amministrativi immediati.
Per quanto sopra esposto, si insiste nell’invitare l’Ente competente ad adottare tutti i provvedimenti necessari a tutela della salute e dell’incolumità pubblica, specialmente dei soggetti particolarmente sensibili, bambini e ragazzi.

Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC
e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”