Trieste (Friuli-Venezia Giulia) 13 agosto 2015

Movimento Trieste Libera, presidio dei confini con l’Italia

Una manifestazione che vuole ribadire l’indipendenza del Territorio Libero di Trieste (TLT), affidato dal Memorandum di Londra del 1954 alla mera amministrazione del governo italiano, sarà organizzata sabato 15 e domenica 16 agosto al confine del territorio libero con le repubbliche italiane e slovene dal Movimento Trieste Libera.
Il Movimento Trieste Libera dalla sua fondazione nel 2011 ha prodotto una grande quantità di documenti e ha portato avanti molte azioni ai diversi livelli, locale, italiano, europeo ed internazionale, per far valere le leggi vigenti sul Territorio Libero di Trieste, non cancellate, viene sostenuto in diversi ambiti giudiziali, dal Trattato bilaterale di Osimo del 1975 tra Italia e Jugoslavia, e per far ripristinare i diritti che si ritengono violati dei cittadini del TLT.
Tra le azioni recenti ha suscitato clamore nello scorso luglio la presentazione di una diffida civile e penale ai politici italiani a Trieste (il sindaco Roberto Cosolini, la presidente regionale Debora Serracchiani, il direttore del Demanio italiano Roberto Reggi, tutti del Pd, ed il Commissario dell’Autorità Portuale imposto dal Pd in febbraio, Zeno D’Agostino) che, richiamandosi anche ad atti precedenti e procedure in corso a livello italiano, europeo ed internazionale, afferma che la conseguente eliminazione del Porto Franco Nord di Trieste è illecita per diritto internazionale e diritto italiano.
Sabato 15 e domenica 16 agosto, dalle ore 9 alle ore 21, il Movimento Trieste Libera organizzerà tre presidi in corrispondenza dei valichi confinari posti sulla strada statale 14 (altezza cartiera Burgo – S. Giovanni di Duino/Devin), sulla strada regionale 55 (Vallone), sulla strada provinciale 5 (S. Pelagio/Šempolaj-Comeno/Komen), nei quali verranno distribuiti materiali informativi e sarà possibile sottoscrivere le petizioni del Movimento.