CESENATICO (FC) – Anche quest’estate, lo scrittore Niky Marcelli non ha tradito Cesenatico e la riviera adriatica, scegliendo per il quarto anno consecutivo il Grand Hotel Da Vinci.
Quella tra Marcelli e il cinque stelle della famiglia Batani è una storia d’amore ormai consolidata, visto che lo scrittore vi ha ambientato tutta la seconda parte del suo romanzo “La Contessa Rossa”, uscito nel luglio dell’anno scorso per i tipi di Teke Editore e presentato in prima nazionale proprio al Da Vinci da una madrina d’eccezione come Roberta Beta.
«A Cesenatico e al Grand Hotel Da Vinci mi sento a casa mia più che nella mia vera abitazione». Ci ha detto Marcelli. «Sarà perché i miei avi materni erano di Cesena o per l’affetto con cui mi hanno accolto i cesenaticensi, ma ogni volta che devo andar via da qui mi prende una nostalgia pazzesca e non vedo l’ora di tornare».
Torneranno a percorrere le strade di Cesenatico anche Sara e Care, le due protagoniste de “La Contessa Rossa”?
«Sara, Care, Gianni il maître, Cesenatico e il Da Vinci sono una squadra inscindibile e sto già lavorando ad una nuova avventura che li vede protagonisti. In realtà avrei intenzione di scrivere almeno una quadrilogia ma, prima di far programmi a lunga scadenza, vediamo se riesco a terminare il secondo libro!»
“La Contessa Rossa”, lo dicevamo all’inizio, ha avuto come madrina d’eccezione la giornalista Roberta Beta. Sarà lo stesso anche per il nuovo libro?
«Roberta è un’amica meravigliosa che ha girato con me per mezza Italia, lo scorso anno, coordinando tutte le presentazioni de “La Contessa Rossa”, cosa di cui non smetterò mai di esserle grato. Se vorrà essere in squadra anche per il prossimo libro, ne sarò molto più che felice, ma mi sembra piuttosto prematuro parlarne. Devo ancora finire di scriverlo e, in ogni caso, dopo l’estate ricominceremo il tour promozionale della “Contessa”, di cui è in stampa la seconda edizione».
E’ vero che Sara, Care e Gianni il maître sono personaggi ispirati a persone realmente esistenti?
«Si, come si può leggere nei ringraziamenti in coda al libro, i personaggi di Sara e Care sono stati ispirati, principalmente, da due mie amiche meravigliose, di Cesenatico, di cui portano il nome e, nel caso di Care, anche il soprannome. Lo stesso vale per Gianni, il cui “originale” è un altrettanto carissimo amico che si chiama Gianni e fa il maître al Da Vinci».
Quando gli chiediamo, però, qualche anticipazione sulla prossima avventura della Contessa Rossa, Niky Marcelli preferisce declinare garbatamente: «Posso solo dire che ho preso spunto da una leggenda dell’Adriatico».
Niky Marcelli non tradisce Cesenatico
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