Passata la festa gabbato lo Santo.
Trascorse le festività pasquali ad autoflagellarsi e dismesso il cilicio il Sindaco Diciamo ha rivelato nuovamente la sua natura vernacolare.
Popolo a chi !? Sudditi del monarca De Santis… identificabili con la classe sociale più numerosa e meno privilegiata…
o in quanto riconducibili al livello inferiore e anonimo della massa!? Noi siamo Cittadini, non servi della gleba come lei ci considera: volgo manipolabile ed accontentabile con panem et circenses…le sue feste MCL, asparagi ed oltre.
Ma l’ acido lattico formatosi stando in ginocchio battendosi il petto in chiesa spinge il Buon Pastore ad insultare anche i suoi accoliti…poveri conigli che non hanno avuto il coraggio di formare una lista elettorale contro di lui, branco di pecore che hanno preferito asservirsi e non combattere. Ora, ancor di più, gli ricorda che è lui il padre padrone!
Democraticamente sottolinea che la “maggioranza del nostro Gruppo è compatta e forte”…quindi non è servito a niente asservirvi, non avete mai fatto parte del Gruppo (lo ha scritto con la lettera maiuscola!), del cerchio magico…dei compagni di merende che decidono ed hanno il potere!
La crisi mistica pasquale del Sindaco è definitivamente terminata…le Papali parole di costruire ponti e non muri sono sepolte sotto chili di abbacchio! Torna a farneticare della razza ariana dei Ponzanesi, del territorio di Ponzano…echi di un cupo passato che se venite a visitare Ponzano Romano ancora trovate. Purtroppo!
NO BIOMETANO PONZANO R – La democrazia del Sindaco De Santis
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